diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] che indusse al peccato i progenitori, il devastatore, colui che per invidia introdusse la morte nel mondo.
Il profeta Isaia parla di Satana identificandolo con Lucifero, la stella del mattino, ma anche con un re babilonese superbo e spergiuro. Dice ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] vasto ciclo di David: 13 riquadri (di cui quattro sono perduti) seguivano la storia del profeta dall'incontro di Samuele con Isaia (I Sam., 5-10), sino all'incontro di David con Abimelec (I Sam., 21; non conosciamo, però, il contenuto del tredicesimo ...
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GIOACCHINO DA FIORE
GGian Luca Potestà
Nato verso il 1135, dopo un periodo di formazione nella Curia regia a Palermo e un viaggio in Terrasanta, ritornò in Calabria, di cui era originario, e divenne [...] Chiesa, G. paragona la prima a un tronco di fico su cui si trova innestata, all'altezza del re Ozia e del profeta Isaia, la vite del Nuovo Testamento. Le due storie sono corrispondenti per numero di generazioni.
Nel frattempo l'abate si adoperava per ...
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Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - Patriarca di Alessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] di Giuliano l'Apostata, due lavori esegetici sul Pentateuco, e commenti, alcuni frammentarî, ad altri libri biblici (Isaia, profeti minori, Giovanni, ecc.). 2. C. di Costantinopoli. - Generale dei carmelitani (m. nel 1225 circa, quasi centenario ...
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Storico ecclesiastico (n. Maiuma, Palestina, 465 circa - m. poco dopo il 536). Studiò ad Alessandria e a Berito. Stabilitosi verso il 492 a Costantinopoli, vi esercitò con successo la professione di avvocato, [...] sulla vita quotidiana, sui costumi e sulle scuole nelle grandi città di Alessandria e di Berito; la Vita del monaco Isaia e frammenti della Vita di Pietro l'Ibero. In greco è conservato il dialogo Ammonio. Disputa sulla creazione del mondo contro ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] il momento del giudizio e la fine del mondo. Così il profeta Isaia annuncia per la fine dei tempi l'avvento messianico d'un "germoglio mondo apocalitticamente trasformato. Il più grande dei profeti, Isaia Shembe, fondò nel 1916 tra gli Zulu la ...
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Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] e Malachia; di epoca incerta, Gioele. Tra i p. rapsodici emergono, per l’ampiezza e l’importanza delle loro rivelazioni, Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele: a loro va il nome di p. maggiori, in opposizione agli altri detti minori. Malachia, che ...
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Millenarismo
Raffaele Savigni
Attesa del Regno di Dio su questa Terra
In diversi momenti della storia alcuni gruppi cristiani hanno ritenuto che dopo la seconda venuta di Cristo e prima della fine del [...] e di armonia tra i popoli e tra l’uomo e la natura, in cui «il lupo dimorerà insieme con l’agnello» (Isaia 11,6).
Il libro dell’Apocalisse preannuncia profeticamente la seconda venuta di Cristo, svelando il senso finale della storia umana: il termine ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] , come indicazione che in G. C. si sono realizzate le profezie messianiche (specie su Emmanuel e sul Servo sofferente di Yahweh: Isaia 7, 14; 9, 5; 52, 13-53, 12; ecc.). Più difficile e discussa l'altra apposizione, "Nazareno" (Ναζαρηνός) o "Nazoreo ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] through Seventh Centuries, Washington D.C. 1995. Sul monachesimo di Gaza si vedano R.M. Parrinello, Comunità monastiche a Gaza: da Isaia a Doroteo (secoli IV-VI), Roma 2010; B. Bitton-Ashkelony, A. Kofsky, The Monastic School of Gaza, Leiden 2006.
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mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...