Malaga
Città della Spagna, in Andalusia. Fondata dai fenici intorno all’11° sec. a.C., nel 205 a.C. cadde sotto i romani, divenendo civitas foederata e poi, sotto i Flavi, municipio. Distrutta dai visigoti [...] città, i cristiani poterono entrarvi, al comando diIsabelladi Castiglia e Ferdinando d’Aragona, solo nel 1487; ma nel 1501 e 1568 M. fu ancora teatro di ribellioni musulmane. Nel 1656 l’attacco di una squadra inglese la danneggiò gravemente; fu ...
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Nobile piacentino (m. 1298). Ghibellino, parteggiò per Manfredi, col quale s'imparentò sposando Isabella d'Aragona; e poi per Corradino, opponendosi ai guelfi di Piacenza. ...
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Figlio (Vigevano 1452 - Loches, Francia, 1508) di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti; reggente (1480) per il nipote Gian Galeazzo, ne usurpò il potere. Dapprima alleato del Regno di Napoli, si [...] Sanseverino, che dichiarò ribelle (1482). Continuò allora la politica d'amicizia col re di Napoli (la cui figlia Isabella d'Aragona sposò Gian Galeazzo), fu suo alleato nella guerra di Ferrara (1482-84) e lo aiutò durante la congiura dei baroni (1485 ...
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Uomo politico del regno di Castiglia (Cañete 1390 circa - Valladolid 1453). Figlio naturale di un nobile aragonese, fu il favorito di Giovanni II di Castiglia; nel 1423 fu nominato connestabile del regno. [...] facendo il secondo prigioniero; ma, dinanzi alla minaccia di Alfonso V d'Aragona che faceva responsabile de L. della rovina del partito improvvisamente dalla regina Isabelladi Portogallo, moglie di Giovanni II, fu accusato di fellonia e giustiziato. ...
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Generale spagnolo (Montilla 1453 - Granata 1515). Entrato nelle grazie diIsabelladi Castiglia, ebbe parte decisiva nella politica italiana di Ferdinando d'Aragona. Comandante delle truppe spagnole durante [...] , le brillanti vittorie di Cerignola e di Seminara (1503) gli aprirono la via e le porte di Napoli; con la vittoria il Cattolico, che temeva l'autorità e il prestigio conseguiti dal F., dovette tornare in Spagna, dove non ebbe più parti di rilievo. ...
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Dinastia fondata da Enrico II re di Castiglia e di León (v.), figlio naturale di Alfonso XI di Castiglia e di Eleonora di Guzmán. In seguito al matrimonio di suo figlio Giovanni con Eleonora, figlia di [...] aragonese (1412). Così due rami della stessa famiglia regnarono sui due regni di Castiglia e d'Aragona, finché col matrimonio degli ultimi eredi, Isabelladi Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, si unirono le due corone, e iniziò una nuova fase della ...
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Moneta d’oro spagnola, corrispondente al doppio ducato. Emessa da Ferdinando d’Aragona e Isabelladi Castiglia, aveva per tipo i busti affrontati dei due sovrani e fu detto excelente perché ad altissimo [...] e de la granada perché nello stemma al rovescio figura il melograno, emblema della città di Granada allora conquistata; tra 1504 e 1516 fu coniata anche nella zecca di Napoli.
Furono anche emessi il mezzo e. e i multipli. La coniazione fu continuata ...
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Figlia (Toledo 1479 - Tordesillas 1555) di Ferdinando d'Aragona e diIsabelladi Castiglia. Nel 1496 sposò Filippo il Bello arciduca d'Austria. Erede della corona paterna per la morte dei fratelli, regina [...] di Castiglia alla morte della madre (1504), perdette il marito di cui era innamoratissima e gelosissima nel 1506; entrò allora in uno stato di morbosa melanconia, presto degenerata in pazzia. Fino alla morte fu tenuta prigioniera nel castello di ...
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Centro della Spagna (prov. di Granada). È l’antica Basti celtiberica e dell’epoca romana, poi invasa dai Visigoti. Conquistata da Arabi nel sec. 8°, fu ripresa una prima volta da Alfonso VII di Castiglia [...] e León (12° sec.) e definitivamente nel 1489; l’espugnazione di B. costituì uno degli episodi più importanti della lotta condotta da Ferdinando d’Aragona e Isabelladi Castiglia per la conquista del regno moro di Granada. ...
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Figlio (n. Milano 1491 - m. in Francia 1512) del duca Gian Galeazzo e diIsabella d'Aragona. Tenuto in stretta custodia dal nuovo duca Ludovico il Moro dopo la morte del padre (1494), dopo il 1499 fu portato [...] da Luigi XII in Francia e creato abate di Marmoutier in Piccardia. Ebbe per precettore Gregorio da Spoleto, maestro caro a L. Ariosto. ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...