GIULIO Romano
Carlo Gamba
Giulio Pippi, detto Giulio Romano, pittore e architetto, figlio di Pietro Pippi; nacque a Roma, secondo il Vasari suo amico, nel 1492, secondo altri computi nel 1499; morì [...] trasformazione egli fece per incarico del cardinale Ercole Gonzaga dell'antico duomo di Mantova, che fu l ital., IX, ii, Milano 1926, pp. 338-387; L. Venturi, Un ritratto di Isabellad'Este dipinto da G. R., in L'Arte, XXIX (1926), pp. 243-45; F. ...
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Figli di Benedetto, segretario e confidente d'Isabellad'Este fino al 1515. Lelio (1497-1563), uomo assai dotto, fu buon petrarchista e poetò anche in latino e in lingua maccheronica; trasse centoni in [...] a Roma nel 1579. Traduzioni e lettere sue esistono manoscritte nella Biblioteca capilupiana di Mantova e nella raccolta d'Arco di quell'archivio Gonzaga.
Le sue poesie volgari a stampa sono nel volume Rime del S. Lelio e fratelli Capilupi, Mantova ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] e pei libri di mosicha. A Mantova sono i Gonzaga, da Giovanni Francesco II (1407-44) protettore di Vittorino da Feltre, Lodovico III (morto nel 1478), Giovanni Francesco III (1519) e Isabellad'Este in poi, che fondano ed aumentano una biblioteca ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] , Bra 1892; A. Graf, Attraverso il Cinquecento, Torino 1916; A. Luzio e R. Renier, Buffoni, nani e schiavi dei Gonzaga ai tempi d'Isabellad'Este, in N. Ant. ag.-sett. 1891; s. 3ª; V. Cian, Fra Serafino buffone, in Arch. stor. lombardo, XVIII (1891 ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] tenevano cigni bianchi e morelli che il duca si faceva dare dai Gonzaga, che ne avevano in abbondanza e glieli mandavano per nave, ben Anche Isabellad'Este, per nominare una delle donne della Rinascenza più eletta per cultura, si dilettò d'aucupio; ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] ivi 1973; Tesori d'arte nella terra dei Gonzaga, Catalogo della mostra, Mantova 1974; Lo studiolo d'Isabellad'Este, a cura di , G. Barbarisi, Convegni per il secondo centenario di Maria Teresa d'Austria, 1980, Bologna 1982; G. Testori, M. Gregori, R ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] : L. Belgrano, Vita privata dei Genovesi, Genova 1875; A. Luzio e R. Renier, Mantova e Urbino (Isabellad'Este ed Elisabetta Gonzaga), Torino 1893; F. T. Perrens, La civilisation florentine du XIIIe au XVIe siècle, Parigi 1893; F. Malaguzzi ...
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. Celebre famiglia di pittori che inizia e suscita, dai primi decennî del '400 ai primi del '500, la nuova e gloriosa pittura veneziana. Iacopo nato, si crede, nei primi anni del sec. XV da Niccolò battistagno, [...] Sappiamo da una lettera di Gentile Bellini al marchese Francesco Gonzaga del 1493, che Iacopo aveva fatto addirittura "el retracto il singolarissimo carattere del grande maestro, ci dà Isabellad'Este nella ben nota corrispondenza e con le sue ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] Fra Serafino buffone, in Arch. stor. lombardo, XVIII, p. 407; A. Luzio e R. Renier, Buffoni, nani e schiavi dei Gonzaga ai tempi d'Isabellad'Este, in Nuova Antologia, 16 agosto e 1 settembre 1891; V. Cian, Un buffone del secolo XVI, in La Cultura, n ...
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PACIOLI, Luca
Amedeo Agostini
Matematico, nato a Borgo San Sepolcro intorno al 1445, morto certamente dopo il 1509. Il suo cognome si trova scritto sotto varie forme: Paciolo, Paciuolo, e gli scrittori [...] e dedicarsi all'insegnamento delle matematiche, che impartì in varie città d'Italia. Nel 1476 si trovava a Perugia, dove compose per un De ludis, ovvero Schifanoia, dedicato a Francesco Gonzaga e a. Isabellad'Este, e che, fra l'altro, conteneva una ...
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