Narratore e saggista italiano (Torino 1926 - Montepulciano 2002); dal 1967 prof. di letteratura anglo-americana nell'univ. di Roma (I letterati e lo sciamano, 1969; L'esotismo nella letteratura angloamericana, [...] pubblicate, tutte di carattere saggistico: Lo stupore infantile (1994); Le tre vie (1995); La nube del telaio: ragione e irrazionalità tra Oriente e Occidente (1996); La filosofia perenne: l'incontro fra le tradizioni d'Oriente e d'Occidente (1999 ...
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Kubrick, Stanley
Monica Trecca
Il regista filosofo
Tra gli autori più importanti e originali del cinema moderno, con la sua geniale padronanza degli aspetti tecnici e stilistici il regista statunitense [...] per la prima volta si confrontò con il tema della guerra vista come estrema manifestazione della violenza e dell’irrazionalità umane. Ambientato durante la Prima guerra mondiale, il film racconta l’attacco a un’inespugnabile postazione tedesca deciso ...
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BELLITTI, Giacinto
Oscar Nuccio
Nacque a Foggia nel 1746, da, Clemente e da Teresa Danzi. Laureatosi in giurisprudenza, si trasferì a Napoli, ove esercitò la professione di avvocato., raggiungendo ben [...] in Napoli (Napoli, novembre, 1789). L'arbitrarietà e le ingiustizie dell'assisa i danni che ne derivavano, l'irrazionalità delle sanzioni contro il contrabbando, le frodi commerciali sono gli argomenti del Pagano contro il ristabilimento dell'assisa ...
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Indologo e studioso del fenomeno religioso (Dessau 1823 - Oxford 1900), figlio di Wilhelm. Fondò la cosiddetta scuola di mitologia comparata, sulle basi della comparazione linguistica. Le sue idee determinarono [...] parola) con quanto di innaturale e di estraneo possa apparire al pensiero razionale. Nel pensiero di M. l'irrazionalità dei racconti mitici è da ricondursi a deficienze connaturate all'attività linguistica, donde la concezione del mito come «malattia ...
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Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] , essi vanno letti come un'unica e omogenea opera. Il totalitarismo, la libertà dell'individuo, l'imperscrutabile irrazionalità dell'uomo e la sua 'naturale' predisposizione alla sottomissione dell'altro, l'impossibilità dell'incontro e della ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] troviamo in Orwell, Koestler, Hemingway e altri. E ciò non è solo "un riflesso della sua visione dell'uomo nell'irrazionalità della storia". Il C. in realtà scevera attentamente i fatti, e il suo rifiuto non sta tanto nella considerazione astratta ...
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Gruault, Jean
Serafino Murri
Sceneggiatore francese, nato a Fontenay-sous-Bois (Île-de-France) il 3 agosto 1924. Formatosi come autore nell'ambito del teatro d'avanguardia francese, la sua figura di [...] , e mostra dialetticamente che, per quanto questa possa essere assunta come griglia descrittiva dei personaggi, non ne esaurisce l'irrazionalità dei gesti, i moti affettivi e le paure. Ancora più cristallina è l'architettura di La vie est un roman ...
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BINI, Lucio
Egisto Taccari
Nacque a Roma il 18 sett. 1908; compiuti gli studi classici, si iscrisse nel 1926 alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Roma. Negli anni dal 1926 al 1931 [...] valido terapeuta, ma anche lucido interprete delle forme morbose che popolano la sfera psichiatrica, permeata di irrazionalità immediata, di eventi singolari e irriducibili, così diametralmente opposte alle affezioni di interesse neurologico che si ...
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CALÒ, Giovanni
Luigi Ambrosoli
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 dicembre 1882 da Torquato e da Teodora Argentina. Accostatosi, nel corso degli studi compiuti all'università di Firenze, [...] classici possedevano, secondo il C., un equilibrio e una saldezza morale che era assente dalla turbinosa irrazionalità delle letterature moderne. L'insegnamento linguistico, elemento essenziale e costitutivo della vera formazione della mente, trovava ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] , sentimenti, interessi, ecc.) detta residuo, e una parte variabile (costituita da tentativi di giustificare razionalmente l'irrazionale, cioè dagli sforzi di logicizzazione) detta derivazione. Gli individui sono spinti soltanto dai sentimenti e dall ...
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irrazionalita
irrazionalità s. f. [der. di irrazionale]. – Qualità, condizione, carattere di ciò che è irrazionale, nei varî sign. dell’aggettivo: l’i. degli istinti; i. di un atteggiamento, di un’ipotesi, di un sistema. In matematica, con...
irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...