Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] di un discorso pratico può venire motivato razionalmente come prodotto di una 'volontà razionale' (critica al decisionismo irrazionalistico) e luogo di un consenso fondato e giustificato. Ciò che accomuna la posizione di Habermas a quella di ...
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Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] si può ritenere che l'attrattiva esercitata dalle varie forme di medicina alternativa e soprattutto dal ricorso irrazionalistico alla scoperta del destino personale sia una forma di distruzione della libertà e della responsabilità individuali. Il ...
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Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] di massa e il genocidio su milioni di 'estranei'. L'arcaico mito spartano si ripresentava in un contesto irrazionalistico inquietante, con l'esaltazione pseudopagana della prestanza fisica e sportiva, l'eliminazione dei deboli, il massacro degli ...
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irrazionalistico
irrazionalìstico agg. [der. di irrazionalismo] (pl. m. -ci). – Che ha carattere d’irrazionalità, che appartiene a una posizione di irrazionalismo: atteggiamento i.; filosofia i. (quella, per es., di A. Schopenhauer).
irrazionalista
s. m. e f. [der. di irrazionalismo] (pl. m. -i). – Sostenitore, seguace dell’irrazionalismo. Anche agg., con il sign. di irrazionalistico.