Scrittore tedesco (Altona 1888 - Amburgo 1961). Assieme a E. G. Kolbenheyer è il massimo rappresentante di una tendenza letteraria irrazionalistico-nazionalista destinata a sfociare apertamente nel nazismo. [...] La sua vasta produzione (romanzi, racconti, fiabe, ballate) avvia infatti, nella rievocazione, per lo più retorica, della vita e dei miti degli antichi Germani (cfr. Drei Dichtungen aus der Vorgeschichte, ...
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Filologo e letterato spagnolo (Cantagallo, Rio de Janeiro, 1885 - Lloret de Mar, Gerona, 1972); prof. a Madrid e poi a Princeton, si è particolarmente interessato alla letteratura spagnola del Secolo d'oro, [...] de España (1954; trad. it. 1955), che additava quale fondo immutabile della cultura spagnola un vitalismo sostanzialmente irrazionalistico. Assai validi i suoi commenti classici e numerosi anche i suoi studî di linguistica. Tra le altre opere ...
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BIANCHI, Lorenzo
Luciano Zagari
Nato a Imperia il 20 ott. 1889, compì gli studi classici a Bologna, città che avrebbe poi costituito il centro della sua attività di docente. Tale scelta non apparirà [...] (Novelle und Ballade in Deutschland von A. von Droste bis Liliencron, Bologna 1915), nonché poi di un vivace filone irrazionalistico (Hamann und Herder, Bologna 1930; Wagner poeta, in Omaggio a Panzacchi, Bologna 1954, pp. 10-15). Da questi elementi ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] non tirannico al problema decisionale può a sua volta avvalersi di un ricco apparato ideologico (anch'esso però irrazionalistico: diritto divino, teoria discendente del potere, legittimità, fedeltà, etc.) proprio perché si fonda su un meccanismo e ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] di Padova sotto il titolo di La virtù leggendaria, erano caratterizzate, appunto, da un minuto descrittivismo e da un bisogno irrazionalistico di ritorno igienico ad un mondo libero e primitivo, che prevaleva di gran lunga sulla pietà umana per gli ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] del positivista H.-A. Taine accompagnano quasi insensibilmente gli scrittori italiani dal determinismo esasperato a un atteggiamento irrazionalistico che di quel determinismo si nutre e conserva molte cose. È questo il periodo del decadentismo. Altra ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] e il fascismo; alla fine, dopo la catastrofe, l'accentuarsi di una esasperata tematica cattolica. L'alone irrazionalistico dovunque circolante in Europa sembrava offrire facili appoggi alle divagazioni del B., che nel 1934 richiamava con orgoglio ...
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FERRERO, Leo
Alessandra Cimmino
Nacque a Torino il 16 ott. 1903, da Guglielmo e Gina Lombroso.
La famiglia era delle più note dell'ambiente colto italiano e delle più discusse, godendo, forse, di una [...] un concetto di tradizione (cfr. Lieviti letterari, ibid., 1928,nn. 7-8) - anche come reazione allo sperimentalismo irrazionalistico, agli avanguardismi della generazione immediatamente precedente la sua - fondato su di una serie di riferimenti, di ...
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irrazionalistico
irrazionalìstico agg. [der. di irrazionalismo] (pl. m. -ci). – Che ha carattere d’irrazionalità, che appartiene a una posizione di irrazionalismo: atteggiamento i.; filosofia i. (quella, per es., di A. Schopenhauer).
irrazionalista
s. m. e f. [der. di irrazionalismo] (pl. m. -i). – Sostenitore, seguace dell’irrazionalismo. Anche agg., con il sign. di irrazionalistico.