Scrittore tedesco (Altona 1888 - Amburgo 1961). Assieme a E. G. Kolbenheyer è il massimo rappresentante di una tendenza letteraria irrazionalistico-nazionalista destinata a sfociare apertamente nel nazismo. [...] La sua vasta produzione (romanzi, racconti, fiabe, ballate) avvia infatti, nella rievocazione, per lo più retorica, della vita e dei miti degli antichi Germani (cfr. Drei Dichtungen aus der Vorgeschichte, ...
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Filosofo italiano (Villafranca Veronese 1871 - Genova 1941), prof. nelle univ. di Ferrara, Messina e Genova. Muovendo da posizioni di misticismo idealistico, elaborò una forma di scetticismo irrazionalistico [...] di tipo sistematico, di cui cercò i fondamenti nei varî campi dell'esperienza culturale, dalla metafisica all'etica, alla politica, all'estetica. Opere principali: Il genio etico e altri saggi (1912); ...
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Filologo e letterato spagnolo (Cantagallo, Rio de Janeiro, 1885 - Lloret de Mar, Gerona, 1972); prof. a Madrid e poi a Princeton, si è particolarmente interessato alla letteratura spagnola del Secolo d'oro, [...] de España (1954; trad. it. 1955), che additava quale fondo immutabile della cultura spagnola un vitalismo sostanzialmente irrazionalistico. Assai validi i suoi commenti classici e numerosi anche i suoi studî di linguistica. Tra le altre opere ...
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Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., [...] , 1935; Pensieri sulla storia, post., 1952). Venne così ad abbozzare un relativismo o pluralismo irrazionalistico e pessimistico, che egli poi ritrovava nelle principali manifestazioni della civiltà contemporanea (Relativisti contemporanei, 1921 ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] tra il pragmatismo teoretico di Vailati e del C., che è una teoria del significato degli enunciati, e l'uso irrazionalistico che nel Leonardo, e altrove, fecero sia Papini sia i suoi amici dell'innesto pragmatista sulla originaria matrice che era ...
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BIANCHI, Lorenzo
Luciano Zagari
Nato a Imperia il 20 ott. 1889, compì gli studi classici a Bologna, città che avrebbe poi costituito il centro della sua attività di docente. Tale scelta non apparirà [...] (Novelle und Ballade in Deutschland von A. von Droste bis Liliencron, Bologna 1915), nonché poi di un vivace filone irrazionalistico (Hamann und Herder, Bologna 1930; Wagner poeta, in Omaggio a Panzacchi, Bologna 1954, pp. 10-15). Da questi elementi ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] di Padova sotto il titolo di La virtù leggendaria, erano caratterizzate, appunto, da un minuto descrittivismo e da un bisogno irrazionalistico di ritorno igienico ad un mondo libero e primitivo, che prevaleva di gran lunga sulla pietà umana per gli ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] Zerstörung der Vernunft ha ricostruito il pensiero tedesco dell'età imperialistica, mettendo in rilievo una linea di sviluppo irrazionalistico che andrebbe da Schelling a Hitler. Come teorico dell'arte e della letteratura, L. ha elaborato una teoria ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] e il fascismo; alla fine, dopo la catastrofe, l'accentuarsi di una esasperata tematica cattolica. L'alone irrazionalistico dovunque circolante in Europa sembrava offrire facili appoggi alle divagazioni del B., che nel 1934 richiamava con orgoglio ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] in questo periodo di formazione, denso di esperienze intellettuali, il D. si avvicinò, criticamente, anche alle correnti irrazionalistiche e mistiche, rivendicando contro di esse il valore della razionalità, ma pur riconoscendo a quelle posizioni una ...
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irrazionalistico
irrazionalìstico agg. [der. di irrazionalismo] (pl. m. -ci). – Che ha carattere d’irrazionalità, che appartiene a una posizione di irrazionalismo: atteggiamento i.; filosofia i. (quella, per es., di A. Schopenhauer).
irrazionalista
s. m. e f. [der. di irrazionalismo] (pl. m. -i). – Sostenitore, seguace dell’irrazionalismo. Anche agg., con il sign. di irrazionalistico.