RENSI, Giuseppe
Fabrizio Meroi
RENSI, Giuseppe. – Nacque a Villafranca di Verona il 31 maggio 1871 da Gaetano, medico, e da Emilia Wallner, di origini salisburghesi.
Nella famiglia paterna, di tradizioni [...] di filosofia scettica (Bologna 1919), La scepsi estetica (Bologna 1920), Introduzione alla scepsi etica (Firenze 1921) e L’irrazionale, il lavoro, l’amore (Milano 1923); al secondo versante appartengono invece La filosofia dell’autorità (Palermo 1920 ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] lavoro del M. se si prescindesse dall'urgenza con cui la cultura crociana s'interrogava in quegli anni sull'irrazionalismo, tentando di ammodernare l'idea liberale davanti alla sfida totalitaria. In quello studio il M. ripercorreva il dibattito sulle ...
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SURREALISMO (surréalisme)
Emilio Servadio
Movimento di pensiero, sorto in Francia nell'immediato dopoguerra. L'aggettivo surréaliste (nel senso di super-fantastico) fu adoperato per la prima volta da [...] giudicato e classificato. Si tratta indiscutibilmente di una delle correnti più interessanti dell'epoca moderna. Il suo supremo irrazionalismo, il suo quasi mistico attendere e abbandonarsi a un mondo super-reale, il suo ricercare l'avventura ...
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LEENHARDT, Maurice
Vittorio Lanternari
Antropologo francese, nato a Montauban (Tarn-et-Garonne) il 9 marzo 1878, morto a Parigi il 26 gennaio 1954. Originale personalità di antropologo-missionario, [...] primitivo'', benché vi si noti la contraddittorietà fra una scelta che assume come proprio il presunto ''irrazionalismo mitizzante dei primitivi'' congiunto con un partecipazionismo emotivo, e la scelta che, ligia a un implicito etnocentrismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] della «ragione narcisistica» (poiché pretende di vedere se stessa rispecchiata nella realtà), così come il problema opposto dell’irrazionalismo, o della «ragione masochista» (poiché pensa di essere distrutta dalla realtà), non è altro che il problema ...
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JACOBBI, Ruggero
Simona Carando
Nacque a Venezia il 21 febbr. 1920, unico figlio di Nicola e di Lucia Dentis. Nel 1922 la famiglia si trasferì a Genova, dove lo J. frequentò le scuole elementari, poi [...] novecentiste (futurismo, dadaismo, surrealismo…), cogliendone i legami col pensiero di K. Marx e con la psicoanalisi, l'irrazionalismo di fondo e la proiezione nel mondo onirico, in parte riconducibili al perdurare di alcune componenti del ...
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SALINARI, Carlo
Achille Tartaro
Critico letterario, nato a Montescaglioso (Matera) il 17 ottobre 1919, morto a Roma il 25 maggio 1977. Studiò a Roma e si laureò in lettere (1941) con N. Sapegno, discutendo [...] ; a vantaggio di una più duttile considerazione, non che del naturalismo tardo ottocentesco, d'ogni esperienza letteraria (irrazionalismo, simbolismo, intimismo, ecc.) sfuggente nel 20° secolo al canone lukacsiano del ''tipico''.
L'esigenza in S. di ...
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VARESE, Claudio
Anna Dolfi
Critico e saggista, nato a Sassari il 23 agosto 1909. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa, ove si era laureato con A. Momigliano, di cui fu assistente [...] ciò che poté e può costituire nei libri una presa di coscienza culturale e storica, una difesa dinanzi all'irrazionalismo e all'intolleranza. Su un terreno suscettibile di stilkritic, di analisi della dimensione temporale, di acuta moralità alla ...
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MAROTTA, Giuseppe
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– Nacque a Napoli il 5 apr. 1902 da Giuseppe e da Concetta Avolio.
Il padre, avvocato, appartenente a una buona famiglia di Avellino, aveva sposato la madre del M., una semplice [...] loci: l’emotività mediterranea e la fatalistica accettazione degli eventi capitali dell’esistenza, inclusa la morte; l’irrazionalismo, il senso del fantastico e del meraviglioso e il semplice buon senso; la naturale propensione ai valori essenziali ...
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WACKENRODER, Wilhelm Heinrich
Bonaventura Tecchi
Scrittore, nato a Berlino il 13 luglio 1773, ivi morto il 20 gennaio 1798. Figlio di persone agiate (il padre era un alto magistrato prussiano, la madre [...] molte delle teorie, le quali, piuttosto che esser contemporanee di W., lo precedettero di qualche anno: sopra tutte l'irrazionalismo di Hamann. Ma la radice è da cercare in un temperamento genuinamente religioso, nella posizione personale di W. che ...
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irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...
irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...