Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] tempo, l’incarnazione, il peccato originale. Ma il fatto che stiano al di là della ragione non significa che siano irrazionali: la ragione ha anzi la funzione di preparare all’accettazione di queste verità, perché esse non contrastano con la ragione ...
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Poeta e critico svedese, nato a Stoccolma il 15 settembre 1907. Ha studiato a Parigi e a Londra; si è formato nell'esperienza dei surrealisti francesi che in parte ha tradotto (soprattutto Rimbaud). Condirettore [...] , nelle quali, in mezzo all'oscurità del linguaggio mallarmeano, riaffiorano ben noti temi e spunti dell'irrazionalismo romantico.
Bibl.: E. H. Linder, Illustrerad svensk litteraturhistoria, VIII, Stoccolma 1948; M. Gabrieli, Storia delle letterature ...
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FRANK, Leonhard
Lavinia Mazzucchetti
Scrittore tedesco, nato a Würzburg il 4 settembre 1882. È uno dei più personali rappresentanti della nuova arte tedesca del dopoguerra. Venuto dal popolo, cominciò [...] ist gut (Potsdam 1919) che ebbe larga eco in Europa. Nelle novelle degli anni seguenti si accostò sempre più all'irrazionalismo degli espressionisti. Tipico il breve romanzo Karl und Anna (Berlino 1928) per la lucida vigoria, che caratterizza le sue ...
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SABATO, Ernesto
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Rojas (Buenos Aires) il 23 luglio 1911. Dopo studi irregolari di fisica e di filosofia, che lasciarono comunque un segno indelebile nella [...] conflitto mondiale, elaborò in forma saggistica la sua visione della crisi spirituale dei tempi moderni, sulle basi di un irrazionalismo metafisico, con influssi di E. Husserl e di M. Heidegger, cui non sono però estranei atteggiamenti d'impegno ...
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CHIGGIATO, Giovanni
Concetta Maria Lipari
Nato a Venezia il 14 giugno 1876 da Arturo, ingegnere, e da Nina Regazzi, si era laureato in diritto presso l'università di Padova, curando anche lo studio [...] in un periodo in cui (1898-1912) nella cultura italiana la tradizione ottocentesca coesiste con i nuovi fermenti dell'irrazionalismo e del decadentismo. La sua prima opera, il volumetto Rime dolenti, fu pubblicata nel 1898 a Milano; la raccolta ...
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Pittore e scrittore d'arte, nato a Verona nel 1907. Vive a Milano. Ha partecipato a tutte le principali mostre nazionali degli ultimi anni, mantenendosi alla testa dell'ambiente artistico milanese. Dopo [...] vaganti, 1937; ecc.); del 1937 sono i disegni delle Metamorfosi (testo di S. Bini), estremo risultato dell'irrazionalismo soggettivistico, ironico, "magico" e lontanamente goyesco che gli è proprio. È seguito un periodo di larga costruttività ...
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GABRIELLI, Giorgio
Franco Cambi
Nacque a Palermo il 6 dic. 1886 da Gabriele e da Giuseppa Brancato.
La formazione professionale e culturale del G. avvenne nella Palermo degli inizi del secolo, satura [...]
A Palermo, però, avvenne soprattutto la formazione pedagogica del G., sotto la guida di F. Orestano, teorico di un irrazionalismo di tipo nietzschiano, di G.A. Colozza, rappresentante di un tardo - cauto e critico - modello di positivismo pedagogico ...
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Filosofo, nato a Torino il 20 giugno 1900, morto a Roma il 10 marzo 1977. Fu incaricato di filosofia della religione all'Università di Roma, inoltre fu direttore dell'Istituto di studi filosofici e dell'Archivio [...] quello dell'esistenza del male e del peccato. La sua critica del sapere logicistico (in cui si avvertono echi dell'irrazionalismo di L. Šestov) trovò anche espressione nello svolgimento di alcuni temi dello spiritualismo cristiano e più tardi dell ...
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Pseudonimo del filosofo e storico della scienza ungherese Imre Lipschitz (Budapest 1922 - Londra 1974). Seguì studî di matematica, fisica e filosofia, laureandosi nel 1944; ebbe un incarico ufficiale presso [...] Popper in funzione di una concezione della crescita e dello sviluppo della conoscenza scientifica non passibile delle accuse di irrazionalismo e relativismo rivolte appunto a Kuhn. Si è occupato inoltre di logica induttiva. Ha curato, con A. Musgrave ...
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SCHMIDT-ROTTLUFF, Karl
Italo FALDI
Pittore, incisore e scultore, nato a Rottluff presso Chemnitz (Germania) il 1° dicembre 1884. Studiò alla Technische Hochschule di Dresda, dove si legò di amicizia [...] del colore e la deformazione plastica, a quella esaltazione violenta di istinto e sentimento che è alla base dell'irrazionalismo romantico dell'espressionismo tedesco.
Bibl.: W. R. Valentiner, K. S.-R., Lipsia 1920; K. Scheffler, K.S.-R., in ...
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irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...
irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...