intuizione
Francesca Martini
Conoscere le cose senza dover ricorrere al ragionamento
Il termine intuizione deriva dal latino tardo intuitio; il verbo intueri ha il significato letterale di "osservare [...] chiamato intuizione da Jean Piaget. Essa è una caratteristica della psicologia infantile e primitiva: è una forma di pensiero irrazionale, cioè non basata sulla ragione.
Ma l'intuizione è anche considerata da molti filosofi il fondamento di ogni ...
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Sociologo italiano (Palazzolo Vercellese 1926 - Roma 2024). Ritenuto il fondatore della sociologia italiana, le sue ricerche sono focalizzate sui fondamenti di legittimazione del potere in una società [...] culturale della società industriale. Da ultimo, si è particolarmente interessato all'analisi e alla comprensione della polarità razionale-irrazionale. Tra le sue opere: Max Weber e il destino della ragione (1965); Trattato di sociologia (1968); La ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] Roma 1969, pp. 274-276 e passim; Id., Prosa e critica futurista, Milano 1973, pp. 314-317, 339; P.D. Giovanelli, G. G.: l'irrazionale e il teatro, Roma 1978; U. Piscopo, G. G., in Dizionario del futurismo, a cura di E. Godoli, Firenze 2001, sub voce. ...
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Filosofo ebreo (Nieśwież, Polonia, 1754 - Niedersiegersdorf, Slesia, 1800). Gli fu dato, o assunse, il nome di Maimon perchè studioso di questo filosofo medioevale, che influì molto sulla formazione del [...] incompleta, come processo di determinazione che prosegue all'infinito. Il limite di questo processo è paragonabile a un numero irrazionale, mentre la "cosa in sé" è raffrontabile a un numero immaginario. Soltanto nell'ambito del pensiero puro, nella ...
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D'Annunzio, Gabriele
Valentina Valentini
Poeta e scrittore, nato a Pescara il 12 marzo 1863 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 1° marzo 1938. La sua influenza sul cinema fu intensa e determinata [...] motivi per cui a suo tempo aveva sentito il fascino del teatro, ossia perché lo metteva in contatto con la Massa, "belva irrazionale", e perché il nuovo mezzo sarebbe stato in grado di produrre la visione che avrebbe mandato in estasi lo spettatore e ...
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Fagioli, Massimo. – Neuropsichiatra e psicoterapeuta italiano (Monte Giberto, Ascoli, 1931 - Roma 2017). Laureatosi all’Università di Roma in Medicina e chirurgia nel 1956 e specializzatosi a Modena in [...] collaboratore della rivista Left, tra le sue altre opere vanno citate: Storia di una ricerca (2006); Una vita irrazionale (2006); Das Unbewusste. L'inconoscibile (2007); Fantasia di sparizione (2009); Il pensiero nuovo (2011); L’uomo nel cortile ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] quadri di Cézanne). Tale coincidenza può essere interpretata come espressione dell'inizio di una nuova era, in cui l'irrazionale non viene più immediatamente rimosso e dimenticato, ma viene accettato come oggetto di studio e di contemplazione, o per ...
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Scrittore francese (Mondovi, Algeria, 1913 - Villeblevin, Yonne, 1960). Rimasto prestissimo orfano di padre, morto nella battaglia della Marna, conobbe un'infanzia e una giovinezza di stenti: tuttavia [...] con la scena poetica di scrittore, parte dalle sue riflessioni sul destino dell'uomo, nel suo svolgimento assurdo e irrazionale in una realtà ineluttabile, in cui possono trovare posto, per la forza delle circostanze, il delitto quasi involontario o ...
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Antropologo e storico delle religioni, nato a Napoli il 9 gennaio 1926, morto a Roma il 17 febbraio 1997. Dopo un periodo di insegnamento (1971-76) al Magistero di Arezzo, Di N. insegnò storia delle religioni [...] tradizionali dei contadini viene elevato a storia antropologica generale. Attraverso tali inchieste Di N. rese evidente che l'irrazionale non è appannaggio della miseria e dell'arretratezza del mondo contadino, ma si annida anche nelle classi sociali ...
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Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] l'ansia non viene provocata da specifici elementi esterni. Nel primo caso, i pazienti soffrono di un'ansia diffusa, irrazionale, rispetto a un'ampia gamma di circostanze. L'ansia è accompagnata da tensione muscolare, che lascia la persona sofferente ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...