Matematico, morto a Roma il 27 aprile 1952. Fuori ruolo dal 1935 per raggiunti limiti di età. Dopo la seconda guerra mondiale diresse il Consiglio nazionale delle ricerche, e poi (1946) riorganizzò l'Accademia [...] dei Lincei nel 1949, una limitazione del numero dei moduli di una superficie irregolare non possedente un fascio irrazionale di curve, in funzione dei generi geometrico e aritmetico. Rielaborò ancora una volta il Calcolo delle probabilità (3 ...
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Hilbert, problemi di
Hilbert, problemi di lista di problemi (23 in tutto), all’epoca irrisolti, esposti in parte da D. Hilbert nel 1900, in occasione del secondo Congresso internazionale dei matematici [...] formulazione:
• se, in un triangolo isoscele, il rapporto tra l’angolo di base e l’angolo al vertice è un numero irrazionale algebrico, il rapporto tra la base e il lato del triangolo è sempre un numero trascendente?
• l’espressione αβ avente come ...
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Teologo protestante e filosofo delle religioni (Peine, Hannover, 1869 - Marburgo 1937); prof. (1904) di teologia sistematica nell'univ. di Gottinga, poi (1915) a Breslavia e (1917) a Marburgo; fu anche [...] la tesi dell'autonomia del fenomeno religioso rispetto a tutti gli altri campi dello spirito e della sua natura essenzialmente irrazionale. Tentò un'analisi fenomenologica del sacro o, con il termine da lui introdotto negli studî, del "numinoso" che ...
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. I versi e le strofe asclepiadee presero il nome da Asclepiade di Samo (v.). Ma inventore di quei versi Asclepiade non fu certo, perché tanto l'asclepiadeo minore quanto il maggiore ci sono già noti dalla [...] le altre due unità di misura prendono la forma di antispasti, di cui il primo può avere nella prima sede la lunga irrazionale e può talora essere sostituito da una dipodia trocaica. L'antispasto, com'è noto, è una dipodia giambica che nella seconda ...
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Scrittore francese (Reims 1913 - Parigi 1978). Studiò all'École normale supérieure (1933-37) e fu allievo di M. Mauss e di G. Dumézil; nella sua tesi studiò Les démons de midi (edita post. in Italia nel [...] , dal 1952, la rivista Diogène, incentrata sulla nozione di "scienze diagonali", su cui fondò tutta la sua opera. Razionalista attirato dall'irrazionale, studiò il mito (Le mythe et l'homme, 1938), il sacro (L'homme et le sacré, 1939), il giuoco (Les ...
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GODARD, Jean-Luc
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema francese, nato a Parigi il 3 dicembre 1930. Critico e saggisia, con il film del suo esordio, À bout de souffle (Fino all'ultimo respiro), 1959-60, [...] al tradizionale cinéma de papa: un cinema libero da impacci grammaticali e sintattici, soggettivo e spesso anche irrazionale. In questo ambito, e tenendosi sempre polemicamente a temi in cui l'individualismo, anche tramite personaggi femminili ...
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euristica
euristica termine (dal greco heurískein, «scoprire, trovare») che, nelle scienze ipotetico-deduttive come la matematica indica l’analisi delle strategie che conducono a risolvere problemi, [...] precedente anche lungo e complesso, da ragionamenti e connessioni stabiliti anche in modo inconscio, ma non per questo irrazionale.
La ricerca di schemi e metodi di ricerca e scoperta e l’analisi delle strategie euristiche utilizzate dall’uomo ...
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Dirichlet Peter Gustav Lejeune
Dirichlet 〈diriklé〉 Peter Gustav Lejeune [STF] (Düren, presso Aquisgrana, 1805 - Gottinga 1859) Prof. di matematica nell'univ. di Berlino, succedette a Gauss nell'univ. [...] tali che in ciascuno di essi la f(x) sia continua e monotona. ◆ [ANM] Funzione di D.: è la funzione f(x)=0 per x irrazionale, f(x)=1 per x razionale, che è discontinua ovunque. ◆ [ANM] Integrale di D.: di una funzione f(x) l'espressione (2π)-1∫x+πx ...
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grandezze omogenee
grandezze omogenee grandezze tra le quali è possibile stabilire un criterio di confronto (uguaglianza o disuguaglianza). Più in particolare, si dice classe completa di grandezze omogenee [...] tale che A = rB. Se il numero r è razionale, le due grandezze si dicono commensurabili, se r è irrazionale le due grandezze sono dette incommensurabili (→ commensurabilità). Fissata in una classe di grandezze omogenee una grandezza U, detta unità di ...
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Somma algebrica di due quantità qualsiasi (in particolare di due monomi ecc.). Ha grande importanza nell’algebra la formula binomiale (o del binomio, o di Newton) che dà lo sviluppo della potenza n-esima [...] di significato, si attribuisce, per convenzione, il valore 1. La formula [1] può essere opportunamente estesa al caso di esponente negativo, frazionario, o addirittura irrazionale: il secondo membro si trasforma allora in una serie b. (➔ serie). ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...