Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del [...] a terra molti dei suoi idoleggiamenti, mostrando il vuoto e l'inconsistenza di varî dei suoi precetti. Il cosiddetto "irrazionale", che il borghese del '700 aveva cercato di espellere dalla scena del mondo, ritornava trionfante; e piegava nuovamente ...
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SCHMIDT, Arno
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 18 gennaio 1914. Narratore e saggista, l'una cosa e l'altra di solito nel medesimo contesto, in una singolare contaminazione, anche [...] anche con sdegno le sue distanze dal mondo attuale, minato com'è da preoccupanti e persino tragiche sollecitazioni dell'irrazionale, sia quando tratta di argomenti desunti dal presente (per lo più a sfondo autobiografico), sia anche quando si rifugia ...
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Critico letterario, nato a Matera il 7 giugno 1888. Già collaboratore e poi direttore della Voce (1915-16), redattore di Pègaso (1929-33) e di Pan (1934-35), è ora professore di letteratura italiana nella [...] vociano, e insieme della restaurazione "classica" della Ronda, la critica del D. R., per questo suo anelito all'irrazionale, per questo suo sollecitare i testi antichi in senso arcanamente moderno (Petrarca sentito attraverso la "magia" di Ungaretti ...
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Antropologo e storico delle religioni, nato a Napoli il 9 gennaio 1926, morto a Roma il 17 febbraio 1997. Dopo un periodo di insegnamento (1971-76) al Magistero di Arezzo, Di N. insegnò storia delle religioni [...] tradizionali dei contadini viene elevato a storia antropologica generale. Attraverso tali inchieste Di N. rese evidente che l'irrazionale non è appannaggio della miseria e dell'arretratezza del mondo contadino, ma si annida anche nelle classi sociali ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] numeri costituisce ormai per l'uomo una sorta di dato che è stato superato in molte essenze laterali (numeri negativi, irrazionali, immaginari, ecc.); lo stesso si può dire delle geometrie non euclidee rispetto a quella euclidea e così via. Al limite ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita della riflessione sociologica accompagna l’affermarsi della società moderna. [...] Mills e considerano che anche i motivi e le emozioni non sono dati naturali e presociali né residui irrazionali come voleva Vilfredo Pareto, bensì fatti simbolicamente mediati che si realizzano attraverso forme prettamente sociali. La sociologia ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] sistematica nella concezione psicologica che contrapponeva, nell’anima, la parte razionale, sede della conoscenza, a quella irrazionale, sede degli affetti. Dall’accentuazione di uno dei termini dell’antitesi nacque il ripiegamento platonico sull ...
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sezione In generale, la figura con cui si presenta (o si presenterebbe) un oggetto nella sua struttura interna nel caso in cui esso sia (o si immagini) tagliato da un piano (piano di sezione). Anche, la [...] la prima classe ha un massimo, né la seconda ha un minimo, la sezione definisce un nuovo numero (numero irrazionale), elemento di separazione delle due classi.
Sezione di un fibrato
È la generalizzazione della nozione di funzione alle applicazioni ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] epicurea che attribuiscono centralità alla v. della saggezza o prudenza, intesa dai primi come contrapposta alla forza irrazionale e incontrollabile delle passioni in una prospettiva ascetica; e dai secondi come calcolo razionale dei piaceri in vista ...
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Scrittore argentino, nato a Bruxelles il 26 agosto 1914, morto a Parigi il 12 febbraio 1984. Trascorre la primissima infanzia in Svizzera, nel 1918 torna con la famiglia in Argentina. Conseguito un diploma [...] 'impalcatura intellettuale di tradizione aristotelica e delle categorie spazio-temporali kantiane; ad essa C. contrappone l'irrazionale concepito come forza che consente il recupero di una libertà minacciata dalla tradizione razionalista. C. ricerca ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...