Orientalista (Parma 1849 - Torino 1920), prof. di persiano (dal 1885), poi (dal 1899) di filologia indo-iranica nell'univ. di Torino. Diede la versione integrale in versi dello Shāhnāme "Libro dei Re" [...] di Firdūsī (8 voll., 1886-88) e studiò il patrimonio poetico iranico (Storia della poesia persiana, 2 voll., 1894). Si occupò anche, con facile ed elegante vena di traduttore, di sanscrito, siriaco, arabo, antico tedesco, greco. Tra le numerosissime ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] e studî sul sufismo e sulla storia della filosofia islamica, accentuando l'importanza dei motivi mistici e religiosi di origine iranica: Avicenne et le récit visionnaire (1954); L'imagination créatrice dans le soufisme d'Ibn 'Arabī (1958, 2a ed. 1977 ...
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Poeta persiano nato e vissuto in India (Patyālī 1253 - Delhi 1325); fu il principale rappresentante della poesia d'arte persiana nel Medioevo. Sua opera principale è un "Quintetto" (Khamsa) di poemi, composto [...] a imitazione di quello di Niẓāmī, e divenuto, come il suo modello, un classico della letteratura poetico-romanzesca nel mondo iranico-turco. ...
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Pahlavi (o Pahlevi)
Pahlavi
(o Pahlevi) Nome dinastico adottato da Reza Shah e dal figlio Mohammad Reza, shah di Persia dal 1925 al 1979. Il termine indica in realtà l’antico alfabeto usato dai parti, [...] nel quale sono scritti, per es., i libri sacri dello ; privo di riferimenti genealogici o tribali specifici, avrebbe fatto allusione al carattere puramente iranico della nuova dinastia. ...
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Sargon di Assiria
Nome di due re assiri.
S. I (ca. 1850 a.C.) regnò all’epoca dei commerci con Kanish.
S. II (721-705) continuò la politica di Tiglat-pileser III, conquistando e trasformando in province [...] i regni aramei e neoittiti di Siria e di Anatolia, dove entrò in contatto con il re frigio Mida. Sull’altopiano iranico esercitò il controllo su un vasto territorio dalla Mannea a Ellipi, e si spinse nella Media stabilendo varie province sulla via ...
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Filologo e storico delle religioni (Breslavia 1861 - Gottinga 1931), prof. nelle univ. di Rostock (1889-92), Giessen (1892-93), Strasburgo (1893-1911), Friburgo in Brisgovia (1911-14) e (dal 1914) Gottinga. [...] mondo greco-romano e orientale (particolare importanza egli assegnava, in questo quadro, all'elemento iranico). Opere principali: Die hellenistischen Mysterienreligionen (1910); Das iranische Erlösungsmysterium (1921); Die Vorgeschichte der christl ...
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´r Avventuriero arabo (7º sec. d. C.), che nel 685, con l'aiuto soprattutto dell'elemento persiano dei Mawālī si rese padrone di Cufa nell'Iraq e v'instaurò una specie di dittatura sciita in nome dell'alide [...] potere durò sino al 687, quando le truppe dell'anticaliffo della Mecca, ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, conquistarono Cufa. L'importanza del movimento di al-M. sta nella partecipazione dell'elemento iranico a un moto di reazione agli Arabi conquistatori. ...
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Zarmandili, Bijan. – Scrittore e giornalista italiano di origini iraniane (Teheran 1941 - Roma 2018). Oppositore del regime instaurato in Iran da R. Pahlavi ed esule in Italia dal 1960, qui ha proseguito [...] di Politica internazionale per l’area mediorientale. Intellettuale a tutto campo, acutissimo analista politico in saggi quali Mondo iranico (1972) e Documenti di un dirottamento. Il caso "Achille Lauro" nei giornali e in televisione (1988), nel 2004 ...
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Storico e filosofo arabo musulmano (m. 1030), di origine iranica, vissuto nell'Iraq. La sua opera storica, Tagiārib al-umam ("Le esperienze delle nazioni"), giunge sino al 980 ed è importante fonte per [...] abbaside. Scrisse anche un trattato di etica e una raccolta di sentenze morali, in cui si conservano riflessi di etica greca, persiana e indiana: la prima parte di quest'opera è anzi traduzione di un manuale gnomico iranico (Giāwidān Khirad). ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] e nell'esegesi di testi in base a criterio linguistico, da lui stesso definita «critica semantica». Nel campo iranico, oltre che a ricerche lessicografiche, etimologiche e storiche, ha atteso alla pubblicazione e all'illustrazione di testi epigrafici ...
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iranico
irànico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dell’Iràn, territorio dell’Asia sud-occid., costituito da un vasto altopiano compreso fra la valle del Tigri e quella dell’Indo (Persia, Afghanistan, Belucistan): civiltà, storia, arte i.;...
iraniano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica Islamica d’Iràn (pers. Īrān), stato dell’Asia sud-occid. (prima del 1935 denominato Persia); come sost., abitante, nativo, cittadino dell’Iran.