Scrittore arabo di origine saudita (Amman 1933 - Damasco 2004). Dopo aver vissuto in numerosi paesi arabi ha soggiornato a Baghdād (1975-81), quindi, in seguito a problemi col regime iracheno, in Francia [...] (fino al 1986) e successivamente in Siria. I suoi romanzi, alcuni tradotti anche in Europa e negli USA, riflettono le esperienze dell'autore, particolarmente sensibile ai conflitti mediorientali. Tra i ...
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Uomo politico e militare (Kirkūk 1888 - Baghdād 1958). Esponente del movimento nazionale arabo contro la Turchia ottomana durante la prima guerra mondiale, nel 1921 divenne capo di S. M. dell'esercito [...] iracheno e fra il 1923 e il 1936 coprì più volte le cariche di ministro della Difesa e degli Esteri. Primo ministro, in varie riprese, dal dicembre 1938 al luglio 1958, perseguì una politica filo-occidentale. Inviso ai nazionalisti arabi e impopolare ...
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Narsete (pers. Narses)
Narsete
(pers. Narses) Re persiano della dinastia dei Sasanidi (m. 302 d.C.). Durante il suo regno (dal 293), illustrato dalle epigrafi del monumento di Paikuli (nell’od. Kurdistan [...] iracheno), si trovò impegnato nella guerra contro Roma, cui dovette cedere l’Armenia e la Mesopotamia settentr. con la Gordiene. ...
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Goracci, Lucia. – Giornalista italiana (n. Orbetello 1969). Laureata in Scienze politiche, giornalista professionista, ha iniziato la sua carriera giornalistica nella redazione del TGR Sicilia, per poi [...] Tg2 come inviata in Medio Oriente e alla conduzione del Tg3. Inviata di Esteri di Rai News, soprattutto su territorio siriano e iracheno, e inviata Rai a Kabul, dal 2022 è corrispondente estera Rai dagli Stati Uniti nella sede di New York e dal 2024 ...
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Barzani, Mustafa
Barzani, Mustafà
Capo nazionalista curdo (Barzan 1903-Washington 1979). Negli anni Trenta guidò la lotta per l’indipendenza dei curdi iracheni contro la monarchia hashemita. Nel 1946 [...] la lotta armata in Iraq dopo il colpo di Stato del generale Qasim (1958), finché, nel 1970, il governo iracheno riconobbe l’autonomia della provincia curda. L’attuazione soltanto parziale dell’accordo indusse tuttavia B. a promuovere una nuova ...
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Nazionalista curdo (Sulaimāniyya, circa 1902 - Washington 1979). Partecipò attivamente alle lotte del popolo curdo contro il governo di Baghdād fin dagli anni Trenta e nel 1945 fondò il Partito democratico [...] governo di Baghdād che riconoscevano l'autonomia curda. L'attuazione soltanto parziale di questi ultimi da parte del governo iracheno lo indusse a promuovere una nuova ribellione (1974), ma il venir meno del sostegno iraniano in seguito agli accordi ...
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Faysal I
(propr. Faysal ibn Husayn ibn ‘Ali al-Hashimi) Sovrano hashimita dell’Iraq (Ta’if 1883-Berna 1933), terzogenito di Husain ibn ‛Ali al-Hashimi, emiro della Mecca e pretendente al califfato sunnita [...] storia successiva, che F. rafforzò nella prospettiva di ridare vigore al progetto della creazione di un regno esteso all’area siro-irachena. Nel 1930 F. firmò un trattato di mutuo riconoscimento con l’emiro ‛Abd al-‛Aziz Ibn Sa‛ud, che superava la ...
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Giornalista e scrittrice italiana (n. Bolzano 1957). Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere e il praticantato presso Telebolzano, nel 1982 ha iniziato la carriera da professionista in Rai, dapprima [...] di Berlino, la guerra del Golfo e quella nell’ex Jugoslavia, gli attentati terroristici dell’11 settembre e il conflitto iracheno. Tra il 2004 e il 2008 ha accantonato l’attività giornalistica per dedicarsi ai suoi doveri di europarlamentare (eletta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] monotone sarabande del soprannaturale, nelle gesta infantili di stregoni, geni e folletti, ma là dove la pagina hominem sapit, indiano o iracheno o egiziano che sia (Le mille e una notte, 1° vol., 19764, p. XXXV, corsivo mio).
Da un lato, dunque, l ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] destra, fausta', 'Yemen' (a destra del Ḥigiāz per la cartografia araba) e 'felicità', dà conto il magistero dell'iracheno Bagdash, che non fu forse estraneo alla grandiosa figurazione del Tĕli ('Dragone celeste'): axis mundi dell'universo tolemaico e ...
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iracheno
irachèno (meno com. irakèno) agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica d’Iràq (arabo al-῾Irāq 〈al-῾iràak〉; in ital. anche, disus., Iràk), stato dell’Asia occid., a nord del Golfo Persico; come sost., abitante, nativo, cittadino dell’Iraq.
antiracheno
(anti-iracheno), agg. Contrario all’Iraq, al suo popolo e alle sue scelte politiche. ◆ La Russia, che nel ’91 appoggiava di fatto dall’esterno l’iniziativa bellica statunitense, oggi per bocca di [Boris] Eltsin si distanzia con...