Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] delle più pesanti di tutte le persecuzioni, commesse contro i cristiani con l’avvedutezza più perfida e l’ira più atroce: gli imperatori imperversavano, i pretacci idolatri esultavano insieme alla plebaglia che essi stessi aizzavano; i sapienti ...
Leggi Tutto
dialefe
Gian Luigi Beccaria
Quando la vocale o le vocali finali di una parola non si fondono (cioè non si integrano, ai fini fonetici e metrici del verso) con la vocale o le vocali iniziali della parola [...] ‛ va ' (If XVII 39), ‛ può ' (Pd VIII 118 nella '21, ma Petrocchi puot'), e ‛ ha ' (If XI 74 sono ei puniti, se Dio li ha / in ira?), ‛ è ' (Vn XIX 8 26 là 'v'è / alcun che perder lei s'attende; If XII 111 è / Opizzo da Esti, il qual per vero; XV 68 ...
Leggi Tutto
MARTINI, Arturo
Maura Picciau
– Nacque a Treviso l’11 ag. 1889 da Antonio, di professione cuoco, e da Maria Della Valle, originaria di Brisighella presso Faenza, cameriera. Temperamenti affatto diversi, [...] critica recensì severamente la mostra, ma le incisioni martiniane «a punta di fuoco» (pirografie) dedicate a Ça ira di G. Carducci furono acquisite, o più probabilmente commissionate, dall’editore veneziano Omero Soppelsa, mecenate di giovani artisti ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una poesia lirica di argomento amoroso sul modello trobadorico in volgare locale matura [...] li occhi gira,
dical’ Amor, ch’i’ nol savria contare:
cotanto d’umiltà donna mi pare,
ch’ogn’altra ver’ di lei i’ la chiam’ira.
Non si poria contar la sua piagenza,
ch’a le’ s’inchin’ ogni gentil vertute,
e la beltate per sua dea la mostra.
Non fu sì ...
Leggi Tutto
pensare [indic. pres. II singol. pense; cong. imperf. I singol. pensasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è d'impiego piuttosto largo, con un campo di estensione semantica sostanzialmente analogo a quello [...] esempi nelle note del Barbi a Vn VIII 8 5, X 1): Rime LX 2 Deh ragioniamo insieme un poco, Amore, / e tra'mi d'ira che mi fa pensare; Vn XXXIV 2, XXXVII 8 9. Con la particella pronominale pleonastica: Vn X 1 troppa gente ne ragionava oltre li termini ...
Leggi Tutto
MASTROIANNI, Marcello
Valerio Caprara
– Nacque a Fontana Liri, in Ciociaria, il 28 sett. 1924 da Ottorino e da Ida Irolle, casalinga ed ex impiegata alla Banca d’Italia.
Seguendo gli spostamenti della [...] Spagna (1952) del primo, il M. ribadì l’immagine del bravo ragazzo di umile censo, sprovveduto, ingenuo, occasionalmente portato all’ira ma in fondo bonario e fedele; mentre nell’episodio Il pupo di Tempi nostri (1954), Peccato che sia una canaglia ...
Leggi Tutto
vergogna
Antonietta Bufano
Luigi Vanossi
Una prima, generica definizione della v. si legge in Cv III VIII 10, dove D., sulla traccia della partizione aristotelica, enumera le sei passioni [intese come [...] talvolta degno ' " (Scartazzini-Vandelli, con riferimento a Pg V 21) -, determinata non dal pentimento della colpa commessa, bensì dall'ira di essere stato colto lì fra i ladri, e per giunta, " lui Nero, da uno di Parte Bianca ", come osservano ...
Leggi Tutto
DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] giustamente attribuita a Vitale e collegata alla variante già Longhi da F. Bologna nel 1978, cit.; cfr. Lattuada, 1985); l'Ira di Dio, che perseguita il padre di Barbara prima di incenerirlo in collezione privata (ibid.); pubblicata come Soggetto non ...
Leggi Tutto
Messo celeste
Silvio Pasquazi
celeste. Con questa denominazione si suole correntemente indicare il misterioso personaggio che viene ad aprire a D. e a Virgilio la porta di Dite, dopo che i demoni con [...] abitatore del cielo. Ma occorre notare che i beati abitatori del cielo, nella Commedia, non appaiono esenti da certe generose emozioni, d'ira buona per es., o di affannosa cura: si ricordi, fra l'altro, lo sdegno espresso dal grido dei beati (Pd XXI ...
Leggi Tutto
sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] sia sanza cachinno, e IV V 13; If V 129 soli eravamo e sanza alcun sospetto; Pg XVII 69 Beati / pacifici, che son sanz'ira mala; Fiore XIII 8 quel valletto... è pien di larghezza / e prode e franco, sanza villania.
E ancora: Rime L 64 (s. compagnia ...
Leggi Tutto
ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta con offese, con atti di rabbia e di risentimento,...
ca ira
ça ira ‹sa irà› locuz. fr. («andrà, riuscirà»). – Parole con le quali B. Franklin usava rispondere, durante il suo soggiorno a Parigi (1776-85), a chi gli chiedeva notizie della rivoluzione americana; divenute nel 1790 ritornello di...