MOSCHENI, Costanza
Gilda Corabi
– Nacque a Lucca il 22 maggio 1786, primogenita di Domenico e di Marianna Pellegrini, figlia di Bartolomeo, giureconsulto e professore dell’Università di Pisa. Dopo di [...] non piuttosto quella d’un uomo abiettissimo, che giunge perfino a chiamare stolti coloro che per difendere l’innocenza all’ira si espongono dei potenti?»). Pure Chateaubriand, cui si devono opere «ad apologia della religione» (p. 14), non ottiene il ...
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GUGLIELMO di Monferrato, detto Lungaspada
Aldo Settia
Primo dei cinque figli maschi del marchese di Monferrato Guglielmo V il Vecchio e di Iulitta, figlia di Leopoldo III di Babenberg, duca d'Austria, [...] come un giovane alto, biondo e di bella costituzione, coraggioso, buon guerriero, generoso e di animo schietto, per quanto portato all'ira e ad abbondare nel mangiare e nel bere. Non ebbe comunque molto tempo per mostrare le sue qualità o i suoi ...
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SCARAMUZZA, Vincenzo
Piero Rattalino
SCARAMUZZA, Vincenzo. – Nacque a Crotone il 19 giugno 1885 da Francesco, insegnante, e da Carolina Macrì.
Allievo del padre, modesto musicista che sbarcava il lunario [...] nella maggioranza dei didatti nati nell’Ottocento. Severità estrema, controllo implacabile, dogmatismo artistico, scoppi d’ira irrefrenabili, insulti. Tutto ciò era ritenuto necessario per ‘domare’ i ghiribizzi degli allievi e per formarli ...
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pieno (pino, solo in Rime dubbie XXVI 2, è dovuto alla rima " piuttosto umbra che siciliana ", Contini)
Antonio Lanci
Aggettivo largamente usato, in funzione sia attributiva che predicativa. Il complemento [...] di dolore, " si addolorò moltissimo " (Vn XXII 2); l'angelo da ciel messo appare pien di disdegno (If IX 88); Folo fu pien d'ira, " violento " (XII 72), e il centauro Caco si presenta pien di rabbia (XXV 17; cfr. anche Pg XXXII 157); nei rilievi del ...
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Ierone e gli altri tiranni della Sicilia greca
Stefano Scioli
I. (o Gerone) II, re di Siracusa dal 265 a.C., morì nel 215. Dopo aver militato contro i Cartaginesi al tempo della spedizione di Pirro [...] ucciditori di quello; ma come ei sentì che in Siracusa si gridava libertà, allettato da quel nome si quietò tutto, pose giù l’ira contro a’ tirannicidi e pensò come in quella città si potessi ordinare uno vivere libero (II ii 20-21).
M. ricorre all ...
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GUICCIARDI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nacque a Modena il 28 ott. 1889. Compì gli studi musicali nella sua città, ed essendo dotato d'una bella e robusta voce di baritono, decise di dedicarsi all'attività [...] , 1929-79, Parma 1979, pp. 25, 29, 36, 42; R. Schiavo, Il teatro Ereteniotra cronaca e storia, Vicenza 1983, p. 272; G. Dell'Ira, Il firmamentolirico pisano, Pisa 1983, pp. 21 s., 80, 218, 228, 230, 341, 359 s., 406, 429; M.G. Forlani, Il teatro ...
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nascondere [partic. pass. nascosto e nascoso]
Freya Anceschi
Nelle 47 occorrenze, incluse quelle del participio passato con valore di aggettivo, dedotte dalle ultime edizioni critiche (un certo numero [...] agli occhi dei mortali, in Pg XX 95 O Segnor mio, quando sarò io lieto / a veder la vendetta, che, nascosa, / fa dolce l'ira tua nel tuo secreto?; " difficile a conoscersi ", in Pg XVIII 34 Or ti puote apparer quant'è nascosa / la ventate; " oscurato ...
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GRANFORTE, Apollo (Apollinare)
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Legnago, nel Veronese, il 20 luglio 1886. Nel 1905 emigrò con la moglie in Argentina; dotato di una potente voce baritonale, intraprese [...] , Due secoli di lirica a Genova, II, Genova 1980, pp. 144, 180, 231-233, 252 s., 257 s., 261 s., 270; G. Dell'Ira, Il firmamento lirico pisano, Pisa 1983, pp. 358, 380, 449; R. Schiavo, Il teatro Eretenio tra cronaca e storia, Vicenza 1983, p. 272 ...
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dolore
Fernando Salsano
Nella prima attestazione della Commedia, appare, emblematico del luogo e della condizione, sulla porta dell'Inferno, in If III 2 per me si va ne l'etterno dolore, in stretta [...] dolore, VII 14 e XIX 14, Fiore I 13, XXXVIII 4 e XLIII 11; appare personificato in Rime LXXII 4 ella menasse seco / Dolore e Ira per sua compagnia; ed è indicato come il vero nome di Amore, in Fiore XXXVII 11 E sì si fa chiamar il Die d'amore! / Ma ...
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spegnere
Antonietta Bufano
È verbo che, " come anche ‛ morire ', piglia di begli atti nella lingua nostra ", dice il Cesari commentando un passo del Purgatorio (XXXI 8). Infatti D. piega il verbo agli [...] ", " distruggere " (avarizia spense a ciascun bene / lo nostro amore, Pg XIX 121), o " debellare ", " rendere impotente " (quell'ira bestial, il Minotauro: If XII 33), o ancora " cancellare ", al participio in funzione predicativa, detto delle piaghe ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta con offese, con atti di rabbia e di risentimento,...
ca ira
ça ira ‹sa irà› locuz. fr. («andrà, riuscirà»). – Parole con le quali B. Franklin usava rispondere, durante il suo soggiorno a Parigi (1776-85), a chi gli chiedeva notizie della rivoluzione americana; divenute nel 1790 ritornello di...