Scrittrice fiamminga (Anversa 1493 - ivi 1575). È la maggiore poetessa del sec. 16º nei Paesi Bassi. Nella maniera dei "Rhétoriqueurs" scrisse 3 volumi di Refreinen ("Ritornelli", 1528, 1548 e 1567): nei [...] primi due difende da ardente cattolica la Chiesa e sfoga la sua ira contro l'espandersi dell'eresia e l'opera funesta di Lutero. Il terzo volume contiene lodi di Gesù e di Maria, meditazioni sulla morte ed esortazioni a una vita migliore. ...
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Nella medicina del passato, e in relazione alla teoria umorale propria della scuola ippocratica, prevalenza in un individuo dell’umore atrabile (➔ umore), che determina temperamento melanconico, ipocondria [...] ecc.
Nella medicina moderna, intonazione spiacevole dell’affettività con inclinazione alla tristezza, allo scoraggiamento o all’ira. Può essere reattivo ad avvenimenti o situazioni sgradite, oppure, assumendo significato di sintomo morboso, avere ...
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dinanzi
Riccardo Ambrosini
1. Nella Vita Nuova d., con funzione di preposizione, ritorna 8 volte, in 4 delle quali forma sintagma con ‛ a ' e ha valore locale, " nel cospetto di " (XXI 2 7 fugge dinanzi [...] a lei superbia ed ira; XXXVI 5 14 lagrimar dinanzi a voi non sanno) e anche " dal cospetto di " (XXXV 7 9 tolsimi dinanzi a voi), e locale e temporale insieme (I 1 In quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe ...
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Riformatore scozzese (n. Dun 1509 - m. 1591); fuggito in Francia per aver accidentalmente ucciso un prete, vi ebbe contatti con umanisti riformatori. Tornato in Scozia, E. assisté al tempestoso colloquio [...] di J. Knox con Maria Stuarda, e riuscì a placare in parte l'ira della regina; rimase sempre fedele alla causa protestante, cooperando alla proclamazione di re Giacomo VI e assumendo varî uffici ecclesiastici, tra cui quello di "soprintendente" per i ...
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sospetto
Domenico Consoli
Vale principalmente " opinione dubbia di un male futuro " (Tommaseo) che a noi possa venire da parte di qualcuno. Così il gigante nel quale con molta probabilità D. rappresenta [...] Filippo il Bello è descritto di sospetto pieno e d'ira crudo (Pg XXXII 157) verso la meretrice, simbolo della Curia romana.
In modo affine le fazioni politiche dei Monaldi e Filippeschi, a paragone dei Montecchi e Cappelletti già tristi (cioè già ...
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(gr. ᾿Ερέτρια) Antica città dell’Eubea; prosperosa per la sua attività marinara e commerciale, durante l’8° e il 7° sec. a.C. partecipò al movimento coloniale greco nell’Egeo. Insieme ad Atene aiutò Mileto [...] contro i Persiani (499 a.C.), attirandosi l’ira di Dario che nel 490 la fece distruggere. Ricostruita, partecipò alle battaglie dell’Artemisio, di Salamina e forse di Platea. Appartenne alle due leghe marittime ateniesi del 5° e 4° sec. a.C. ...
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FRANCESCO di Vannozzo
Ezio LEVI
Nato a Padova nel 1340 circa, di famiglia aretina dedita all'arte della lana, studiò a Bologna; poi visitò la Provenza e tornato in Italia frequentò, musico e giullare, [...] le corti dei Carraresi e degli Scaligeri, negli anni ira il 1363 e il 1381. Caduta Verona sotto il dominio visconteo, segui i nuovi signori a Milano. Dopo il 1389 perdiamo ogni traccia di lui.
Le rime del Vannozzo e dei suoi numerosi corrispondenti ...
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furare
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, nel senso di " sottrarre con la forza ", " rubare ", in Cv IV XXVII 13 furate e occupate l'altrui ragioni, e Pg XX 110 Del folle Acàn ciascun poi si ricorda, [...] / come furò le spoglie, sì che l'ira / di Iosüè qui par ch'ancor lo morda. Con costrutto assoluto, in Pd XIII 140 Non creda donna Berta e ser Martino, / per vedere un furare, altro offerere, / vederli dentro al consiglio divino. Il participio passato ...
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Figlia (n. 1223 circa - m. Amesbury 1291) di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza, e di Beatrice di Savoia, sposò (1236) Enrico III d'Inghilterra. Accusata di favoritismo a vantaggio del partito francese [...] a corte, nel 1261 dovette rifugiarsi nella Torre di Londra per sfuggire all'ira popolare. Nel 1264, dopo che Enrico fu fatto prigioniero dai baroni, tentò di organizzare un esercito; costretta a fuggire, tornò in Inghilterra dopo la battaglia di ...
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aggueffarsi
. Parasinteto verbale di ‛ gueffa ' (a sua volta dal longobardo wiffa, " matassa "): " aggomitolare ", " ammatassare ". " Aggueffare è filo a filo aggiungere, come si fa ponendo lo filo dal [...] gomito alla mano, o innaspando con l'aspo " (Buti). Si trova una solta volta, in If XXIII 16 Se l'ira sovra 'l mal voler s'aggueffa, col valore traslato di " aggiungere ", " assommare ". Non si hanno sinora attestazioni del vocabolo precedenti a D. ( ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta con offese, con atti di rabbia e di risentimento,...
ca ira
ça ira ‹sa irà› locuz. fr. («andrà, riuscirà»). – Parole con le quali B. Franklin usava rispondere, durante il suo soggiorno a Parigi (1776-85), a chi gli chiedeva notizie della rivoluzione americana; divenute nel 1790 ritornello di...