Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] ; a NO con la Bulgaria e la Grecia; a O con il Mar Egeo; a S con il Mare Mediterraneo, la Siria e l’Iraq; a E con l’Iran, l’Armenia e la Georgia.
La Tracia, propaggine sud-orientale della Penisola Balcanica, è una depressione di forma triangolare ...
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(pers. Isfahan; già Isbahan o Ispahan o Sipahan) Città dell’Iran centrale (1.602.110 ab. nel 2006; 1.920.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della prov. omonima (107.027 [...] uniscono il N e il S dell’Iran con quelle che provengono dal margine montuoso degli Zagros e dall’Iraq. Accanto alle moderne industrie siderurgiche e di raffinazione del petrolio, sono ancora importanti quelle tradizionali dei broccati, dei tappeti ...
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Generale britannico nato nel 1884. Dopo aver prestato servizio in India quale ufficiale di fanteria (dal 1902), partecipò, durante la prima Guerra mondiale, alle operazioni contro le tribù di frontiera [...] all'11 dicembre 1940, poi comandante in capo dell'esercito indiano fino al 4 luglio 1941 (si distinse durante la campagna dell'Iraq) e quindi comandante in capo del Medio Oriente dal 5 luglio 1941 al 15 agosto 1942 in sostituzione del gen. Wawell ...
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Dinastia turca musulmana, che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell’Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quel secolo si spezzò in vari rami tra loro indipendenti. [...] alcuni decenni una formale supremazia. La serie dei Grandi Selgiuchi termina con il sultano Sangiar (1117-57); i suoi discendenti (Selgiuchi dell’Iraq) costituirono uno dei vari rami in cui si spezzò l’Impero. Questi rami secondari, oltre ai S. dell ...
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Sigla con cui in Occidente era noto il SEV (Sovet Ekonomičeskoj Vzaimopomošči), consiglio per la mutua assistenza economica, istituito a Mosca nel gennaio 1949 tra URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, [...] (1950), la Mongolia (1962), la Iugoslavia (dal 1964 come Stato associato), Cuba (1972) e il Vietnam (1978). Finlandia, Iraq, Messico, Nicaragua e Mozambico presero lo status di paesi cooperanti; Afghanistan, Etiopia, Laos, Nicaragua e Yemen quello di ...
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Ghailani, al-Rashid 'Ali
Ghailani, al-Rashid ‛Ali
Politico iracheno (Bagh;dad 1892-Beirut 1965). Da primo ministro, G. ricercò, nel 1941, l’alleanza con l’Asse in funzione antibritannica, ma il reggente [...] Bretagna, conclusa con la sconfitta dell’esercito iracheno. Rifugiatosi in Iran, poi in Germania e in Arabia Saudita, G. rientrò in Iraq nel 1958, dove ordì un nuovo colpo di Stato contro il generale Kassem. Perdonato, si ritirò in Libano, dove morì. ...
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Termine arabo indicante qualità e caratteristiche proprie del giovane, in contrapposizione a muruwwa, ideale di virilità e cavalleria dell’uomo adulto e maturo.
Nel Medioevo musulmano si chiamavano f. [...] talora da abiti e riti iniziatici costituirono in certi periodi una notevole forza politica. In epoca moderna, in alcuni paesi musulmani come l’Iraq, l’antico nome è stato ripristinato per associazioni giovanili di carattere paramilitare e sportivo. ...
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Guerra
Virgilio Ilari
La g. viene generalmente definita come un 'conflitto armato tra Stati', contrapposto alla pace e caratterizzato dall'uso effettivo della forza militare. Tale definizione è però [...] 1998.
M.L. van Creveld, The art of war: war and military thought, London 2000.
W.K. Clark, Winning modern wars: Iraq, terrorism and the American empire, New York 2003 (trad. it. Milano 2004).
F. Mini, La guerra dopo la guerra: soldati, burocrati ...
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Murad IV
Sultano ottomano (n. 1612-m. 1640). Figlio di Ahmed I, salì al trono appena undicenne, nel 1623; restò fino al 1632 sotto la tutela della madre e dei ministri, poi assunse personalmente la direzione [...] la rivolta dell’emiro druso Fakhr al-din, combatté vittoriosamente contro i Safavidi, conquistando Tabriz (1635) e riprendendo Baghdad (1638) e gran parte dell’Iraq, poi definitivamente assicurati agli ottomani dal Trattato di Qasr-i Shirin (1639). ...
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ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl
Guido Valabrega
(App. III, I, p. 819; IV, II, p. 140)
Dalla fine degli anni Settanta la politica di Ḥ. non ha perso di vista l'obiettivo del recupero dei territori occupati. Per questo, [...] 'individuazione di un terreno comune con l'OLP nel sostegno all'῾Irāq durante il conflitto con l'Iran.
Specie nella fase che seguì rinnovo del Parlamento.
Durante la crisi tra Stati Uniti e ῾Irāq in seguito all'occupazione del Kuwait Ḥ. optò per un ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...