Pellegrin, Paolo. – Fotoreporter italiano (n. Roma 1964). Collaboratore del periodico Newsweek dal 2000 e membro della Magnum photos dal 2005, fin dagli esordi è stato in prima linea nel documentare, muovendosi [...] ambientali, delle migrazioni e delle guerre: dalla diffusione dell’AIDS nell’Uganda degli anni Novanta ai conflitti in Bosnia, Iraq, Afghanistan, Libano, fino allo tsunami del Giappone del 2011 e all'Antartide stravolta dal climate change. Le sue ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] e i Sunniti del Yemen; ha pure seguaci nell'Eritrea. Il ḥanbalita è generale per il Neǵd e ha notevoli gruppi di seguaci nell'‛Irāq e nell'India Britannica.
La scienza del fiqh si divide in due discipline, di cui la prima è sorta sul finire del sec ...
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Guerre dimenticate
Marina Forti
L’espressione guerre dimenticate si è affermata nel vocabolario politico-giornalistico italiano nei primi anni del 21° sec. e contiene in sé una connotazione polemica: [...] termini reali tra il 2001 e il 2007, soprattutto in ragione dei 381 miliardi di dollari destinati alle operazioni in Afghānistān, ῾Irāq e altrove nell’ambito della guerra al terrorismo, ma anche per l’aumento del budget militare di base che nel 2007 ...
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TERZO MONDO
Francesco Cataluccio
. Sotto questa denominazione, entrata nella terminologia internazionale poco prima della conferenza afroasiatica di Bandung del 1955, vennero classificati i paesi asiatici, [...] problema energetico, quando i paesi dell'OPEC (Organisation of Petroleum Exporting Countries: Abu Dhabi, Algeria, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar, Arabia Saudita, Venezuela, Ecuador, cui più tardi si è aggiunto il Gabon) hanno ...
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Alla fine del 1937 il Regno Arabo Sa‛ūdiano (al-mamlakah al-‛arabiyyah as-sa‛ūdiyyah, titolo assunto nel settembre 1932 dal regno del Ḥigiāz, Neǵd e dipendenze; v. XVIII, pp. 492-93), appare uno degli [...] con lo stato che detiene il centro religioso del mondo islamico e che rappresenta anche un freno per gli stati arabi vicini (‛Irāq, Transgiordania).
È del novembre 1925 l'accordo di Ḥaddah, che segnò il confine fra il regno del Ḥigiāz e Neǵd e la ...
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NIẒĀM aI-MULK (in arabo "ordinamento dell'impero")
aI-MULK Soprannome onorifico (laqab) del celebre visir al-Ḥasan ibn ‛Alī, nato nel 1018, ucciso da un emissario degli Assassini nel 1092 d. C. Fu ministro [...] politica e amministrativa. Si deve in gran parte a lui il maggior fiore della potenza selgiuchide in Persia e nel Irāq. A difesa dell'ortodossia, e a incremento della scienza, fondò in Baghdād la scuola superiore di scienze giuridiche e religiose ...
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controinsurrezione
(contro-insurrezione), s. f. Azione politica o militare intrapresa per contrastare un’insurrezione.
• Dopo più di due mesi di riflessioni penosamente riferite passo dopo passo, il [...] ) è stata rispolverata dagli archivi del Vietnam e presentata come nuova dal generale [David] Petraeus nel 2006, applicata in Iraq (e a Washington) nel 2007, proposta per l’Afghanistan alla fine del 2008. Ampiamente appoggiata, ha prodotto una ...
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Husain ibn 'Ali
Husain ibn ‛Ali
Imam sciita (n. 626-m. Karbala’ 680). Secondogenito di ‛Ali ibn Abi Talib e Fatima, figlia del profeta Maometto, e membro dello Ahl al-bayt. Divenne imam della fazione [...] Yazid, fu trucidato, insieme a gran parte dei suoi familiari e sostenitori, nello scontro con le truppe califfali a Karbala’ in Iraq, nel 680. Il massacro di Karbala’ e il supplizio di H., che sancirono la definitiva scissione di sunna e shi‛a ...
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Al-Mālikī, Nūrī. - Uomo politico iracheno, anche noto con lo pseudonimo di Jawar (n. Al-Hillah 1950). Primo ministro dal 2006. Membro del partito islamico sciita Da’ wa durante gli anni degli studi universitari, [...] . In Iran, dove si era rifugiato, si dedicò ad attività di opposizione al regime. Rientrato in patria dopo la guerra in Iraq e la caduta di Hussein, è stato eletto deputato dell’Assemblea nazionale transitoria nel 2005 e dal 2006 ha presieduto un ...
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Maurizio Arcari
Abstract
La questione delle autorizzazioni all’uso della forza è esaminata con specifico riferimento alla prassi del sistema di sicurezza collettiva delle Nazioni Unite e del suo organo [...] si è delineata nei suoi tratti essenziali negli anni novanta del secolo scorso in occasione dell’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq, quando il CdS con la ris. 678 (1990) autorizzò gli Stati membri dell’ONU «to use all the necessary means» al ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...