Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] nelle carceri gestite dall'esercito statunitense in Afghanistan e in Iraq, secondo i quali sono stati accertati 35 casi di abusi Pentagono ha approvato per i detenuti a Guantánamo e in Iraq. Nel 2002 la stessa Corte Suprema statunitense, nel caso ...
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Lorenzo Cremonesi
Il califfato di Assad
Il presidente siriano e l’ex premier iracheno al-Maliki sono i principali responsabili dell’ascesa dei terroristi dello Stato Islamico. Il primo con la sua politica [...] segna una peculiarità: in genere, infatti, si tende a nascondere i propri crimini. Ma non nel caso dei jihadisti sunniti in Iraq e Siria, i quali deliberatamente terrorizzano i loro avversari postando in rete e sui social media i filmati, le foto, i ...
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Uomo politico iraniano (Khomein 1900, secondo altre fonti 1902 - Teheran 1989). Dedicatosi all'insegnamento teologico, nel 1962 successe all'ayatollah Kāshānī nelle funzioni di capo della comunità sciita [...] alle riforme agrarie dello scià, fu costretto all'esilio, prima in Turchia, poi nella città santa sciita di an-Nagiaf (Iraq) e infine in Francia. Nel corso del 1978 assunse la direzione politico-spirituale del movimento di opposizione, che portò alla ...
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Poitras, Laura. - Regista statunitense (n. Boston 1964). Ha esordito nella regia con il docufilm Flag wars (2003), in cui ha ricostruito il processo di gentrificazione del tessuto urbano di Columbus, assecondando [...] più stringenti della contemporaneità nei successivi My country my country (2006), sull’intervento militare statunitense in Iraq, The oath (2010), drammatica testimonianza sulla guerra in Yemen, e Citizenfour (2014), intensa narrazione sui programmi ...
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Eretico musulmano ribelle (sec. 9º d. C.), capo della setta dei Khurramiyya. Postosi a capo di un movimento sociale e religioso iranico, che ebbe il suo centro nell'Arrān (Azerbaigian orientale), tenne [...] per più anni in scacco le truppe del califfo abbaside al-Mu῾taṣim, comandate da Afshīn. Catturato infine nell'838, fu condotto a Samarra nell'Iraq e giustiziato. Nel suo movimento confluivano fermenti nazionalistici e religiosi. ...
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Uomo politico spagnolo (n. Valladolid 1960). Docente di diritto costituzionale, entrò in politica nelle file del Partido socialista obrero español (PSOE), divenendo nel 1986 deputato e nel 2000 segretario [...] 14 marzo 2004 sconfisse J. M. Aznar, divenendo primo ministro. La sua prima decisione significativa fu il ritiro dall'Iraq del contingente spagnolo, annunciato il 18 apr. dello stesso anno. Tra i provvedimenti più importanti e più contestati del suo ...
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Principale quotidiano libanese in lingua inglese. Fondato nel 1952, ha sospeso le pubblicazioni nel 1975, allo scoppio della guerra civile, ed è tornato in edicola nel 1996. È un giornale indipendente. [...] In base a un accordo siglato nel 2000 con l'International herald tribune, il B.d.s. rappresenta il quotidiano internazionale in Libano, Siria, Giordania, Egitto, Yemen e Iraq. ...
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KHĀQĀNĪ
Francesco Gabrieli
. Poeta persiano, nato a Gangiah nel 500 èg. (1106-1107 d. C.), morto a Tabrīz forse nel 595 (1200). Fu il panegirista dei sultani Shīrwānshāh di Bākū. Si ricorda di lui, [...] oltre al suo divano, un poemetto descrittivo del suo viaggio di pellegrinaggio alla Mecca, intitolato Tuḥfat al-‛irāqain (Il dono fatto ai due ‛Irāq).
Bibl.: N. Khanikof, in Journal Asiat., s. 6ª, IV (1864) e V (1865). ...
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Vedi Gulf Cooperation Council dell'anno: 2015 - 2016
Consiglio di cooperazione del Golfo
Origini, sviluppo e finalità
Il Consiglio per la cooperazione nel Golfo è stato istituito nel maggio del 1981 [...] dai paesi arabi facenti parte del Golfo Persico. A quel tempo era in corso il conflitto tra l’Iraq di Saddam Hussein e l’Iran appena coinvolto dalla Rivoluzione islamica dell’Ayatollah Khomeini e, in tale contesto, il GCC aveva come obiettivo ...
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Sykes-Picot, Accordo
Intesa segreta (1916) fra l’Inghilterra, rappresentata da M. Sykes (1879-1918), e la Francia, rappresentata da F. Georges-Picot (1870-1951), con l’assenso della Russia zarista, per [...] impero ottomano. All’Inghilterra fu riconosciuto il controllo, diretto e indiretto, di un’area comprendente la Giordania attuale e l’Iraq meridionale, con l’accesso al mare attraverso il porto di Haifa, mentre la Francia avrebbe avuto la regione siro ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...