Uomo di stato arabo (m. 743 d. C.) dell'epoca omayyade. Fu a lungo governatore dell'Iraq sotto il califfo Hishām (724-743), e lo resse con abile energia finché non perse i favori del sovrano. Alla morte [...] di Hishām, il successore di questo, Walīd II, lo fece perire tra i tormenti ...
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SINGARA (Singara, Σιγγάρα, τὰ Σίγγαρα)
M. Spanu
Città della Mesopotamia, oggi Balad Sinǧar o Sinǧar nell'Iraq settentrionale, il cui nome compare in alcune fonti sin dal periodo tardo-assiro. E ubicata [...] -233, s.v.; A Roman Milestone from Sinjar, in Sumer, VIII, 1952, p. 229; D. Oates, Studies in the Ancient History of Northern Iraq, Londra 1968, pp. 97-106; J. Lander, Roman Stone Fortifications (BAR, Int. S. 206), Oxford 1984, p. 226; S. Gregory, D ...
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Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore italiano (n. Parma 1963). Dopo aver lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia, è tornato in Italia dove si è laureato in letteratura russa all’Università [...] di Parma. Si è poi dedicato all’attività di traduttore, lavorando su testi di autori quali D. Charms, A. Puškin, N. Gogol´. Nel 1999 esordisce come scrittore con il romanzo Le cose non sono le cose, in ...
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Gaugamela, battaglia di
Nell’antico villaggio assiro di Gaugamela, 100 km ca. a N di Arbela (Iraq), nell’ottobre del 331 a.C. si scontrarono le truppe di Alessandro Magno e quelle di Dario III di Persia. [...] Con questa vittoria Alessandro ottenne l’incontrastato dominio anche sulle satrapie orientali dell’ormai distrutto impero persiano ...
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Zab, battaglia dello
Scontro avvenuto il 25 gennaio 750 sulle rive del fiume omonimo, nell’attuale Iraq, fra l’esercito dell’ultimo califfo omayyade, Marwan II, e l’esercito degli Abbasidi, loro rivali [...] nella pretesa al califfato. La vittoria di questi ultimi decretò la fine del califfato omayyade ...
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Siffin, battaglia di
Serie di scontri e scaramucce che ebbe luogo nella piana di S. in Iraq, presso l’attuale Raqqah, fra gli iracheni partigiani del califfo ortodosso ‛Ali ibn Abi Talib e i siriani [...] dell’esercito di Mu‛awiya ibn Abi Sufyan, governatore della Siria, nel luglio 657. Ne fu causa la ribellione di Mu‛awiya contro ‛Ali, il quale si rifiutava di consegnare gli assassini del suo predecessore ...
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KIRMANSHĀH (A. T., 92)
Giuseppe Caraci
H Una delle provincie occidentali della Persia, sul confine dell'Irāq, tutta compresa nel gran fascio di pieghe sollevate dello Zagros, dal confine stesso alla [...] mole granitica del Kūh-i Alvand (3260 m.), che domina Hamadān. Il paese, montuoso e aspro non meno del vicino Kurdistān, consta di una serie di valli parallele all'asse del sistema, percorse dagli affluenti ...
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Dinastia araba musulmana dell’11° sec., che regnò sul territorio di Mosul, giungendo a comprendere parte dell’Iraq e della Siria settentrionale. ...
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Uomo politico palestinese, nato il 24 agosto 1929 al Cairo ove il padre commerciante si era trasferito. Alla morte della madre, che era imparentata con la famiglia Ḥusaynī, visse presso uno zio; a 17 anni [...] OLP. Risultato vano il suo impegno personale per una mediazione fra Arabia Saudita e ῾Irāq nell'agosto, ῾A. è stato costretto di fatto ad assumere le difese dell'῾Irāq nei confronti dell'intervento armato e, all'indomani del conflitto, ha tentato di ...
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Giordania
Stato dell’Asia sudoccidentale, nel Vicino Oriente; confina a N con la Siria, a N-E con l’Iraq, a S-E e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] riconciliazione ufficiale con l’OLP, ma i rapporti con la Siria peggiorarono nuovamente per il sostegno militare giordano all’Iraq nella guerra contro l’Iran, appoggiato dalla Siria (1980-88). Dopo l’invasione israeliana del Libano (1982) il vecchio ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...