DESIDERI, Ippolito
Giuseppe Toscano
Nacque a Pistoia il 20 dic. 1684 da Iacopo e da Maria Maddalena Cappellini, in una famiglia patrizia del luogo. Il 9 maggio 1700 entrò nella Compagnia di Gesù a Roma [...] memorie de' viaggi e missione ivi fatta dalp. Ippolito Desideri della Compagnia di Gesù dal medesimo scritte e tutta la sua vita". Il 14 apr. 1733 morì a Roma nel Collegio Romano.
Opere: Gli scritti del D. rimasero a lungo inediti, se si eccettuano ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] Paciaudi introdusse lo studio storico delle fonti giuridiche, dal diritto romano a quello «patrio e feudale» e canonico, e il che non ebbe lunga vita ma che vide tra gli sconfitti Ippolito Pindemonte.
Caduto in disgrazia insieme al Du Tillot nel 1771 ...
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Nato a Roma il 23 febbr. 1822 dal commendatore Camillo Luigi (già segretario del nunzio pontificio L. Caleppi) e da Marianna Bruti Liberati, compì gli studi di lettere e filosofia presso il Collegio Romano; [...] Sotere e di Generosa, dell'arenaria d'Ippolito e delle regioni anonime sotterranee del cimitero di ; A. Capecelatro, In commem. del comm. G. B. D. ..., in Diss. della Pont. Acc. rom. di archeol., s.2, VI (1896), pp. 1-25; O. Marucchi, G. B. D., Roma ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] accademie, affinando considerevolmente la sua preparazione. Nell'ambiente romano gli furono di guida e di appoggio uomini autorevoli, Olimpica), Annibale Olivieri, Giovanni Battista Passeri, Ippolito Pindemonte, Giuseppe Poggi, Scipione de' Ricci, ...
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PAMPHILI, Camillo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Camillo. – Figlio secondogenito di Pamphilio e di Olimpia Maidalchini, nacque il 21 febbraio 1622 a Napoli, dove lo zio Giovanni Battista (futuro papa Innocenzo [...] 1932, pp. 30-32; R. Lefevre, Il patrimonio romano degli Aldobrandini nel Seicento, in Archivio della Società romana di nella Roma barocca, Roma 1997, ad ind.; A. Menniti Ippolito, Il tramonto della Curia nepotista. Papi, nipoti e burocrazia curiale ...
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PASSERINI, Silvio
Giampiero Brunelli
PASSERINI, Silvio (Filippo Silvio). – Nacque a Cortona nel 1469 da Rosado e da Margherita Del Braca.
La famiglia Passerini era insediata a Firenze dall’ultimo quarto [...] cittadini.
Passerini fu allora costretto a preoccuparsi della sorte di Ippolito e di Alessandro de’ Medici. Il 17 maggio uscì con Fra il 1524 e il 1525 un allievo di Giulio Romano molto aggiornato sugli sviluppi pittorici romani, Tommaso Bernabei ( ...
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ANTIPAPA
A. Simon
Antagonista del vero e legittimo pontefice che, eletto al soglio pontificio in modo non canonico, ne usurpa il nome e l'autorità, creando spesso un vero e proprio scisma tra i fedeli. [...] a seconda dei criteri utilizzati per definirli, da venticinque a una quarantina) ebbe inizio nel sec. 3° con s. Ippolito (prete romano che morì riconciliato e martire) per terminare alla metà del Quattrocento con Felice V (Amedeo VIII di Savoia). Per ...
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Leone Magno, san
Antonio Menniti Ippolito
Il papa che fermò gli Unni
Papa Leone I, detto Magno (papa dal 440 al 461), affermò la centralità del ruolo del vescovo di Roma nelle vicende della cristianità. [...] l’altro il fatto che nel 440 fu inviato in Gallia per cercare di risolvere il duro contrasto che contrapponeva il governatore romano della regione al generale Ezio.
Mentre si svolgeva questa missione morì papa Sisto III e il clero e il popolo di Roma ...
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Gregorio Magno, san
Antonio Menniti Ippolito
Un papa alla guida di Roma sotto la minaccia dei Longobardi
Durante il suo pontificato, Gregorio I (papa dal 590 al 604) diventò il più valido punto di riferimento [...] per la città di Roma, falcidiata da eventi catastrofici e minacciata dai Longobardi. La debolezza del potere dell'imperatore romano d'Oriente esaltò le capacità di Gregorio, che divenne la guida politica ‒ oltre che religiosa ‒ della città. Un' ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] nel senso che essa ne è insieme causa ed effetto, e la celebre pagina di Rom. 7, 7-25, esprime bene il senso di angoscia di chi si lascia avvolgere di alcuni di autorità canonica (cfr. Ippolito, Ambrosiaster), mentre altri lo osteggiarono aspramente ...
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