ELIA, Antonio
Anna Maria Massinelli
Attivo a Ferrara ed a Roma nei primi due decenni del XVI secolo: il primo documento che lo menziona risale al 18 dic. 1508 quando risulta pagato per l'esecuzione [...] ritratto dal vero le "belle statue diRoma", progettava di recarsi altrove, forse in Lombardia, ma che volentieri avrebbe seguito il cardinale. Non conosciamo la decisione diIppolito d'Este, ma certamente lo scultore di lì a poco si allontanò da ...
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PERELLI, Niccolo
Antonio Menniti Ippolito
PERELLI (Perella, Perrelli), Niccolò. – Nacque il 22 ottobre 1696 a Napoli da Domenico, banchiere, e da Angela Farina. I Perelli provenivano da L’Aquila e vantavano [...] . 414; G. Beltrami, Notizie su prefetti e referendari della Segnatura Apostolica desunte dai brevi di nomina, Città del Vaticano 1972, p. 173; F. Valesio, Diario diRoma, a cura di G. Scano, V, Milano 1979, pp. 158, 172; VI, Milano 1979, pp. 378, 532 ...
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Musicologo italiano (Torino 1848 - Roma 1911), noto sotto il nome diIppolito Valetta. Studiò a Torino; fondò associazioni concertistiche. Fu critico musicale del Risorgimento e della Gazzetta del Popolo. [...] Pubblicò varî saggi storico-critici; il migliore su F. Chopin (1910) ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] ) e viene perciò deferito al tribunale dell'imperatore a Roma. Quale esito abbia avuto il processo nella capitale dell' primi secoli godette persino da parte di alcuni di autorità canonica (cfr. Ippolito, Ambrosiaster), mentre altri lo osteggiarono ...
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Famiglia nobile di Parma, potente soprattutto nei secc. 13º-14º, estintasi nel 1825. Fin verso la metà del sec. 13º i R. furono, come la loro città, partigiani dell'imperatore; poi (1245) cambiarono campo, [...] di Bernardo figlio di Orlando con la sorella di la signoria di Parma e anche di Lucca, che Maria fu (1404) signore di Parma con Ottobono Terzi, furono in competizione coi nuovi signori di Parma, i Farnese, poi si a Pavia (1564); Ippolito a Pavia (1564 ...
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Musicista (Vicenza 1511 - Milano 1576). Allievo di A. Willaert, sacerdote, fu alla corte di Ferrara, a Roma presso il card. Ippolito d'Este e in seguito nuovamente a Ferrara come maestro di cappella (1563-65). [...] e con gli umanisti italiani ricercatori dello stile greco, illustrando uno strumento da lui stesso inventato, l'archicembalo, sorta di cembalo a sei tastiere destinato a eseguire musiche nei generi diatonico, cromatico ed enarmonico. A questo lavoro ...
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Famiglia mantovana, nobile, ebbe titolo marchionale nel 1650. Tra i suoi membri si ricordano: Benedetto, segretario e confidente d'Isabella d'Este fino al 1515 e i suoi figli, Lelio, Camillo e Ippolito. [...] e volgare, traduttore dal greco e dal latino, fu al servizio dei Gonzaga, vescovo di Fano, nunzio a Venezia, incaricato da Carlo V d'importanti uffici, infine ministro di Svezia a Roma e Napoli (Rime dei tre fratelli, a cura diIppolito, 1574.) ...
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Attrice teatrale italiana (Roma 1925 - ivi 1987). Uscita dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, si rivelò in I dialoghi delle Carmelitane di G. Bernanos (1952; regia di O. Costa). Dotata di una voce [...] (Fabbri, Cocteau) e con i classici (Shakespeare, Alfieri, Goldoni), mostrandosi attrice tragica di grandi risorse in testi come Edipo re di Sofocle (1963); Andromaca (1964) e Ippolito (1965) di Euripide. Molto attiva anche in televisione. ...
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Teologo e arabista (Torcigliano, Lucca, 1612 - Roma 1700). Sua opera principale è il Prodromus ad refutationem Alcorani (1691), che egli ristampò quale introduzione alla sua ed. dell'Alcorani textus universus [...] . Di questa opera monumentale si valse G. Sale nella sua traduzione inglese del Corano (1734), la prima in una lingua moderna europea. n Teologo fu anche il fratello Ippolito (Torcigliano, Lucca, 1604 - Roma 1675), autore soprattutto di opere di ...
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Pittore (Parigi 1774 - Roma 1833). Dipinse alla maniera di J.-L. David soggetti tratti dalla letteratura classica (Il ritorno di Marco Sesto, Fedra e Ippolito, Enea e Didone, Egisto e Clitennestra, ecc., [...] all'espressione delle passioni. Il suo studio fu frequentato da J.-L.-T. Géricault ed E. Delacroix, ma G. dipinse con minore solennità di questo e una certa sentimentalità romantica. Fu uno dei maggiori e più tipici pittori dello "stile impero". ...
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decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica Roma, in cui indicò in partic.: ciascuna...
verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...