Leone X
Antonio Menniti Ippolito
Un papa principe rinascimentale
Leone X si trovò a operare in una particolare situazione storica, nei primi decenni del 16° secolo, con la Santa Sede schiacciata tra [...] cardinale da papa Innocenzo VIII, il quale però gli impose di non rivelare la nomina prima di tre anni. Trascorso tale periodo, si trasferì a Roma, dove accumulò altre rendite e incarichi di primo piano.
La morte del padre, nel 1492, parve frenare ...
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Filippo IV il Bello, re di Francia
Antonio Menniti Ippolito
Un re francese contro la supremazia del papato
Filippo IV, detto il Bello, regnò sulla Francia per quasi un trentennio tra il 13° e il 14° [...] laici che chiedevano contribuzioni ai chierici sia i chierici che le avessero pagate. Filippo ribatté proibendo la fuoruscita di oro e d'argento destinati a Roma. Il papa parve allora risolversi a più miti consigli, ma fu un'illusione. Lo scontro si ...
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BORGHESE, Ippolito
Oreste Ferrari
Mancano notizie biografiche di questo pittore, nativo di Sigillo in Umbria, ma operante prevalentemente nell'Italia meridionale e morto prima del 1630.
La più antica [...] , p. 150; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia... (catal.), Bari-Roma 1964, pp. 141-143; F. Santi, in Soprintendenza ai monumenti e alle gallerie dell'Umbria,Quarta mostra di opere restaurate (catal.), Perugia 1965, pp. 13 s.; U. Thieme-F. Becker ...
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ALBERTINI, Ippolito Francesco
Maria Leuzzi
Nacque a Crevalcore presso Bologna, il 26 ott. 1662. A Bologna studiò filosofia e medicina sotto la guida di Giovanni Andrea Volpari e Marcello Malpighi, con [...] delle sue capacità di medico gli permise, poco dopo, di sostituire presso la sua clientela bolognese il Malpighi, trasferitosi a Roma nel 1691 in qualità di archiatra pontificio.
Ottenuta la lettura di logica presso la università di Bologna dal 1699 ...
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Salviati, Giovanni
Valentina Lepri
Primogenito di Iacopo Salviati e di Lucrezia, figlia di Lorenzo il Magnifico, S. nacque a Firenze il 25 marzo 1490. Grazie allo zio materno Giovanni de’ Medici (eletto [...] a Roma ricevette, direttamente da M., una copia fresca di stampa dell’Arte della guerra, per la quale inviò non convenzionali parole di lode a Carlo V chiedendogli di intervenire per sostituire il duca con il cugino di lui, Ippolito de’ Medici. L’ ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] possono ricordare quelli romani di s. Ippolito, di Novaziano, di Felice e Ursino; in Africa lo scisma di Novato e quello donatista; progressivo declinare dell’importanza politica diRoma, dopo le invasioni barbariche, di fronte a Bisanzio, sede dell ...
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Martire, protettore degli artisti di teatro; la tradizione ricorda due martiri di questo nome: 1. G. di Arles, secondo una passio forse anteriore al sec. 5º, stenografo, in una persecuzione contro i cristiani [...] basilica. Festa, 25 agosto. 2. G. diRoma, secondo una leggenda anteriore al sec. 6º, mimo, poi convertito e fatto decapitare da Diocleziano il 25 ag.; gli era dedicato un oratorio presso il cimitero di S. Ippolito sulla Tiburtina. Sembra però che le ...
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Prete romano, che sotto il papa Zefirino (198-217) scrisse un Dialogo (noto ad Eusebio) contro i montanisti e il loro millenarismo, in cui respingeva come apocrifi l'Apocalisse (da G. attribuita a Cerinto) [...] (come appare da un frammento diIppolito, avversario di G.) il Vangelo giovanneo. Ma nel combattere il profetismo dei montanisti, che si richiamavano a Filippo Diacono e alle sue figlie, G. rivendicava alla Chiesa diRoma il possesso dei "trofei ...
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Pittore e incisore (Roma 1570 circa - ivi 1630), figlio di Lodovico (Padova 1542 circa - Roma 1612) e padre diIppolito (n. Roma dopo il 1616 - m. 1694), artisti anch'essi. Medaglista e modellatore di [...] and Albert Museum; Vienna, Albertina; Parigi, Louvre), alla penetrazione psicologica del modello si accompagna una maniera precisa e accurata. A Roma nelle chiese di S. Eustachio, S. Maria sopra Minerva e S. Urbano restano alcuni suoi dipinti. ...
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Umanista (Volterra 1470 - Roma 1516). Professore di eloquenza alla Sapienza a Roma e prefetto dal 1510 della Bibl. Vaticana, autore di discorsi funebri, di lavori filologici, di carmi. In una rappresentazione [...] a Roma dell'Ippolitodi Seneca sostenne così bene il personaggio di Fedra da essere poi chiamato con tal nome. Celebre è il suo ritratto dipinto da Raffaello (Firenze, palazzo Pitti), del quale fu amico. ...
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decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica Roma, in cui indicò in partic.: ciascuna...
verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...