È uno dei più antichi e suggestivi scritti dell'antichità cristiana, "la cosa più scintillante che sia stata scritta in greco dai cristiani" (Norden). Più che un'apologia vera e propria può considerarsi [...] opera diIppolito Romano. di Giustino (II, Jena 1843) e nel Corpus Apologetarum (III, 3ª ed., Jena 1879 pp. 158-211); quelle curate da K. Lake (in The Apostolic Fathers, testo e trad. inglese, Londra 1917); E. Buonaiuti (testo e trad. italiana, Roma ...
Leggi Tutto
SAMPIERO da Bastelica (Sampiero Corso)
Rosario Russo
Nacque a Bastelica (Corsica), da umile famiglia, il 23 maggio 1498. Recatosi giovanissimo a Roma, entrò nelle truppe mercenarie di Giovanni de' Medici [...] amico del cardinale Ippolito de' Medici. A Roma la sua francofilia si accentuò; egli era disposto a uccidere Carlo V inorgoglito dalla spedizione di Tunisi. Pochi mesi dopo la morte del cardinale Ippolito, entrò nell'esercito francese, distinguendosi ...
Leggi Tutto
Denominazione di un gruppo di architetti inglesi formato da W. Chalk (Londra, 7 luglio 1927-7 agosto 1987), R. J. Herron (n. a Londra il 12 agosto 1930), D. Crompton (n. a Blackpool, Lancashire, il 29 [...] , Londra 1967 (trad. it., Bologna 1970); Dizionario enciclopedico d'architettura e urbanistica, vol. iii, Roma 1969, p. 56; Archigram Book, Londra 1970; B. Zevi, Cronache di architettura, vi, 607; vii, 768, Bari 1970-73; Archigram, con presentazione ...
Leggi Tutto
Martino, nato a Napoli l'8 marzo 1657 (?), morto a Vienna il 14 settembre 1745, fu nel 1673 scolaro, in Roma, di G. B. Gaulli, di Giacinto Brandi e di C. Maratta. Nel 1684 fu invitato a Varsavia e divenne [...] a maestro in Bologna, nel 1717, M. A. Franceschini. Nel 1719 studiò a Roma con B. Luti, e nel 1721 a Napoli con F. Solimena. Dal 1722 del convento di S. Floriano, affrescato, su un bozzetto del padre, insieme col pittore prospettico Ippolito Sconzani ...
Leggi Tutto
LAÍNEZ, Diego
Pietro Tacchi Venturi
Secondo generale della Compagnia di Gesù, nato in Almazán (Vecchia Castiglia) nel 1512, morto a Roma il 19 gennaio 1565. Addottoratosi in Alcalá nelle arti, con A. [...] Morone nella dieta di Augusta (1555). Pio IV lo inviò con il legato Ippolito d'Este alla corte di Francia (1561) a Grisar, voll. 2, Innsbruck 1886; biografie di P. Ribadeneira, Madrid 1594; F. Dilarino, Roma 1672; G. Boero, Firenze 1880. Veggasi ...
Leggi Tutto
Nacque a Figeac (dipartimento del Lot) il 23 dicembre 1790. Studiò lingue orientali a Parigi nel 1807-1809, sotto la guida di Silvestre de Sacy. Soprattutto il problema dell'interpretazione delle scritture [...] Charles X. Frattanto aveva visitato Firenze, Roma, Napoli; con Ippolito Rosellini, il suo primo e grande discepolo fu istituita per lui al Collège de France la prima iattedra di egittologia. Colto da un attacco apoplettico il 3 gennaio 1832, moriva ...
Leggi Tutto
Architetto nato a Parigi l'8 giugno 1817, ivi morto il 21 maggio 1885. Fu discepolo diIppolito Lebas e collaboratore del Gau, al quale successe nella costruzione della chiesa di S. Clotilde a Parigi, [...] , con ampia se pur non sempre equilibrata visione eclettica, alla quale contribuì senza dubbio il suo soggiorno a Roma. La decorazione di quest'ultima chiesa è ricchissima, e armonizza con l'aspetto elegante del quartiere dove essa è situata; sotto ...
Leggi Tutto
Presidente della repubblica Argentina dal 12 ottobre 1922 al 12 ottobre 1927, nacque a Buenos Aires il 4 ottobre 1868, da antica famiglia spagnola emigrata in Argentina nella prima metà del sec. XVIII. [...] Peña portò l'A. al parlamento. Dal primo governo radicale diIppolito Irigoyen, l'A., nel 1916, fu nominato ambasciatore a Parigi tra cui Roma. In politica interna mantenne la più rigida probità e stabilì norme fisse di amministrazione, ordinando ...
Leggi Tutto
Musicista portoghese, vissuto nella prima metà del sec. XVIII. Il re Giovanni V lo inviò a studiare a Roma, dove l'A. compose e fece eseguire due oratorî: Il pentimento di Davide (1722) e Giuditta (1726). [...] 1733) opere all'italiana, rappresentate tutte nel palazzo reale di Lisbona con notevole successo e nelle quali mostra buona tecnica comico in 3 atti (autografo nella biblioteca d'Ajuda); L'Ippolito (1752), serenata a 6 voci.
Bibl.: E. Vieira, ...
Leggi Tutto
Gnostico, se si può chiamare tale un discepolo di Marcione. Sulle orme delle Antitesi di questo scrisse dei "Ragionamenti" (συλλογισμοί), negando l'origine divina dei libri di Mosè (S. Ambrogio, De Parad., [...] meno alla castità, fuggì ad Alessandria; poi, tornato a Roma, e suggestionato da una tal Filomena scrisse delle Φανερώσεις ("Rivelazioni") avute da lei. Il creatore - scartate le notizie diIppolito (Philosophumena, VII, 38) - pare fosse per lui un ...
Leggi Tutto
decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica Roma, in cui indicò in partic.: ciascuna...
verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...