Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE
L. Salerno
(Collezioni dal Rinascimento al sec. XVIII).
ITALIA
ROMA. - Per le collezioni di antichità nel Rinascimento:
Bibl.: [...] a Frascati.
Ebbero in eredità le collezioni del Cardinal Salviati e di Lucrezia d'Este duchessa di Urbino. Ereditarono anche parte della collezione del Card. Ippolitod'Este.
Olimpia Aldobrandini sposò Paolo Borghese; i due figli di Olimpia (G. B ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] il Ritratto di Ferrante Gonzaga che il cardinale Ippolitod'Este, a Mantova nel 1561, si fece Milanesi, V, Firenze 1880, p. 553; VI, ibid. 1881, p. 489; C. D'Arco, Istoria della vita e delle opere di Giulio Pippi Romano.Appendice II, Mantova 1838, ...
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DALL'ANCONATA (dell'Anconata, da, de l'Anconata, de Lanconata, [de] Lanconelli, [de] Anconelli)
Pietro Marsilli
Famiglia faentina alla quale appartennero numerosi ceramisti, documentata dal XV al XVII [...] dalle solide tradizioni ceramiche. Nicola era nonno di quel Nicolò che nel 1556vendette una cassa di maioliche al cardinale Ippolitod'Este di Ferrara.
Questo Nicolò è il padre di un Rustighello, ceramista, acquirente nel 1576 di 800 fascine di legna ...
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GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] G., furono riconosciuti estranei ai fatti (Plon, 1883, pp. 69 s.).
Da un registro dei conti relativo all'amministrazione dei beni d'Ippolitod'Este in Francia tra il luglio 1548 e il maggio 1549 si rileva che il G. e Ascanio lavoravano anche per il ...
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ADRIANA, Villa
H. Kähler
Grande villa romana situata a 25 km ad E di Roma ed a 6oo m a S della strada Roma-Tivoli, sul versante N-O del monte Arcese, fra due piccole valli, la Fossa di Roccabruna e [...] 24, ediz. Chr. Hülsen). Inizio degli scavi sotto Alessandro VI, poi, soprattutto, sotto il governatore di Tivoli, cardinale Ippolitod'Este, che ne affidò l'esecuzione all'architetto napoletano Pirro Ligorio e fece adornare la sua villa di Tivoli con ...
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GHINUCCI, Tommaso
Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio
Non si conoscono con esattezza luogo e data di nascita di questo architetto di origine senese, figlio di Bartolomeo, a lungo attivo nel XVI secolo [...] di Tivoli; la sua attività in questo cantiere è documentata dal salario ricevuto fino al dicembre del 1569.
Il cardinale Ippolitod'Este si servì del G. per realizzare anche l'acquedotto e la fontana di piazza della Rocca a Viterbo come attestano ...
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PERUZZI, Sallustio
Maurizio Ricci
PERUZZI, Sallustio (Salustio, Giovanni Salustio). – Nacque probabilmente a Roma nel 1511-12 da Baldassarre e da Lucrezia di Antonio del Materasso. Nell’epitaffio posto [...] marzo 1560, Peruzzi fu testimone con Pirro Ligorio di un contratto con cui Giovanni Alberto Galvani, architetto del cardinale Ippolitod’Este, si impegnava a condurre lavori nella torre di Paolo III sull’Aracoeli e per il «corritore» che la collegava ...
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FILIPPI, Camillo
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo a Ferrara almeno dal 1523, anno in cui compare come testimone in un documento; da un altro [...] che il pittore potrebbe aver frequentato l'ambiente romano del cardinale Ippolitod'Este, per il quale aveva eseguito decorazioni nella "delizia" di Belfiore (1553) e nella villa d'Este a Tivoli (Pacifici, 1920). Sempre di committenza estense è la ...
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FIORINI
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Famiglia di pittori e decoratori attivi a Ferrara tra XV e XVI secolo. Il capostipite, Gerardo o Gherardo, è documentato da un atto del 9 maggio 1449 in cui compare [...] Cittadella (1868, II, p. 19) scrive che Girolamo fu in quell'anno nominato confessore e teologo del cardinale Ippolitod'Este, che nel 1528 venne scelto come commissario testamentario dalla seconda moglie del fratello Bernardino e che era ancora vivo ...
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CAMICIA, Clemente (Chimenti)
Ladislao Gerevich
Figlio di Leonardo di Andrea e di un'Antonia, nacque presumibilmente a Firenze intorno al 1431.
Architetto e legnaiuolo, "stando al servigio del re d'Ungheria, [...] civili; il 3 novembre ricevette la dote di 250 fiorini d'oro. Da una disposizione testamentaria datata 26 giugno 1464 risulta che (1958), p. 6; P. Voit, Icodicimodenesi di Ippolitod'Este e le costruzioni edilia Esztergom, in Acta Historiae Artium ...
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generoso
generóso agg. [dal lat. generosus, der. di genus -nĕris «nascita, stirpe»]. – 1. letter. Che è di nascita nobile e ha in sé le migliori doti che si convengono alla nobiltà dell’origine: da antichissima e g. prosapia disceso (Sannazzaro);...
prole
pròle s. f. [dal lat. proles, comp. di pro-1 «avanti» e alĕre «alimentare, nutrire»]. – 1. a. L’insieme dei figli facenti parte di una famiglia: avere una p. numerosa; essere sposato con, senza prole; nel linguaggio giur.: obbligo di...