Figlio (m. 514 a. C.) del tiranno d'Atene Pisistrato; succedette al padre, governando, in una sorta di coreggenza col fratello maggiore Ippia, dal 527 al 514 a. C. Sotto il suo dominio Atene estese la sua influenza e divenne il centro spirituale della Grecia; alla sua corte furono Simonide, Anacreonte e il veggente Onomacrito. Morì per mano di Armodio. Si conservano di lui sentenze morali, che erano ...
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Figlio (sec. 6º-5º a. C.) di Carmo, parente dei Pisistratidi; dopo la loro caduta continuò ad avere notevole influenza in Atene, dove fu anche arconte (496-95 a. C.). Fu il primo ateniese per il quale fu messa in atto la procedura dell'ostracismo (488-87) ...
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Nell’antica Grecia, il comandante della cavalleria (gr. ἵππαρχος). Se ne conoscono in città o in leghe di città greche dai tempi più remoti fino all’età ellenistica. ...
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1. Il compagno di Armodio (v.) nell'uccisione di Ipparco figlio di Pisistrato. 2. Oratore e uomo politico ateniese del sec. 4º a. C., noto soprattutto per la sua attività di sicofante che si esplicò dopo [...] la battaglia di Cheronea (338 a. C.) contro Demostene ed Iperide. Conserviamo due orazioni di Demostene contro di lui ...
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Nobile ateniese che insieme ad Aristogitone, nel 514 a. C., uccise Ipparco, uno dei figli del tiranno Pisistrato, che dominavano in Atene dopo la morte del padre. L'uccisione fu dovuta, secondo Tucidide, [...] a motivi privati, ma una tradizione più antica già l'esaltava come intesa a restituire la libertà ad Atene. Dei due tirannicidi venne innalzato un gruppo bronzeo nell'agorà di Atene, eseguito da Antenore, ...
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Figlio di Pisistrato (m. dopo il 490 a. C.); dopo la morte del padre (527) governò con il fratello più giovane Ipparco, passando decisamente in primo piano quando questi fu assassinato (514). Ma poco dopo [...] Atene fu occupata dai nobili Alcmeonidi aiutati da un esercito spartano (510) e Ippia, assediato nell'acropoli, dovette capitolare. Si ritirò allora nel suo possedimento di Sigeo sull'Ellesponto, dove ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] di assurgere.
Vita
Figlio di Licorta, influente uomo politico della lega achea, in questa ebbe nel 169 l'importante carica d'ipparco, ma dopo la sconfitta di Perseo a Pidna (168) fu incluso tra i mille ostaggi che la lega dovette consegnare ai ...
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BACCI (Baccich), Iti
Alberto Monticone
Nacque a Sussak (Fiume) il 15 luglio 1892 da Eugenio e da Isolina Gilardelli. Al pari dei fratelli fu inviato a compiere gli studi a Firenze, ove conobbe fra gli [...] L'Areneo, suppl. al Bollett. d'informaz. del Centro Studi Adriatici di Roma, XI, n. 426 del 15 giugno 1960, pp. 83-85. Sul fratello Ipparco vedi G. P[rodal, Ipparco B., in L'Arengo, suppl. al Bollett. cit., XII, n. 452 del 15 luglio 1961, pp. 39-40. ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] Eudosso sia andata persa, mentre il poema di Arato è stato conservato e il commento a esso è l'unica opera di Ipparco pervenuta sino a noi. L'astronomia che circolò a Roma fu quella esemplificata in Arato, più che l'astronomia matematica, che sarebbe ...
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ipparco
s. m. [dal gr. ἵππαρχος, comp. di ἵππος «cavallo» e -αρχος «chi comanda» (cfr. -arca)] (pl. -chi). – Nell’antica Grecia, il comandante della cavalleria.
ipparchia
ipparchìa s. f. [dal gr. ἱππαρχία, der. di ἵππαρχος «ipparco»]. – Nell’antica Grecia: 1. Ufficio, funzione di ipparco. 2. Formazione della cavalleria leggera della forza di 512 cavalli.