(gr. ῎Ιακχος) Divinità greca; con Demetra e Core fa parte della triade eleusina ma a Eleusi non ebbe né tempio proprio né ufficio determinato nella celebrazione dei misteri, per questo è variamente considerato [...] come una divinità minore del ciclo di Demetra o un’ipostasi di Dioniso; alcuni vedono in lui solo la personificazione del grido di giubilo che salutava le due dee eleusine (ἴακχε, ἴακχε). Gli Ateniesi erano soliti accompagnare solennemente dalla ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] soltanto nell'unione col Verbo. Quanto alla formula "unione per sintesi" (ἕνωσις κατὰ σύνδεσιν) essa significa che una sola ipostasi fa sussistere le nature unite: cioè in Cristo la Persona del Verbo tiene unite e fa sussistere insieme la natura ...
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SEMELE (Σεμέλη, Semĕle)
Giulio Giannelli
Divinità degli antichi Greci, probabilmente d' origine tracia e di natura ctonica. Degli antichi, Apollodoro ne spiegava il nome διὰ τὸ ἐν αὐτᾖ πάντα καταϑεμελιοῦσϑαι [...] ("per avere ogni cosa in essa il suo fondamento"), identificandola, quindi, nella sua ipostasi originaria, con la terra stessa. La probabile etimologia del nome S. sembra quella proposta dal Hehn e dal Kretschmer, la quale ricongiunge il nome di S. ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] nella comune accezione sostenuta e diffusa dall'orfismo, Z. appare come una ipostasi di Dioniso, figlio di Zeus e di Persefone. Z. è quindi un Dioniso bambino, un divino infante di altissimi destini che perisce divorato dai Titani e miracolosamente ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] Un solo animale in tutto l'Egitto era creduto essere il toro Api di Menfi, considerato ad un certo punto della storia egiziana come ipostasi del dio Ptah. Esso viveva in un tempio vicino a quello di Ptah a Menfi e secondo Erodoto (III, 28) era di ...
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Dionigi, santo
Manlio Simonetti
Fu eletto vescovo di Roma il 22 luglio del 259 (o, meno probabilmente, del 260), qualche tempo dopo il martirio di Sisto II avvenuto durante la persecuzione di Valeriano, [...] sua critica. Probabilmente la questione si chiuse con questa replica. Quel che è certo è che la dottrina delle tre ipostasi continuò a rappresentare l'indirizzo dottrinale ufficiale della sede di Alessandria e gradualmente, tra la fine del III e gli ...
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TARAS (Τάρας)
C. Saletti
Figlio di Posidone, eroe eponimo del piccolo fiume, che sfocia nel mare ad Oriente di Taranto, e della città stessa (Paus., x, 10, 8) A T. è attribuita anche la fondazione di [...] Taranto che altre fonti fanno risalire a Phalantos: T. e Phalantos devono essere ipostasi dello stesso dio Posidone.
La figura di T. compare su numerose monete tarentine come un giovane che cavalca un delfino: tale rappresentazione potrebbe risalire ...
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SELENE (Σελήνη)
E. Paribeni
Il nome indica la luna come corpo celeste e nello stesso tempo la sua personificazione, la divinità o almeno una delle divinità della luna. Nelle genealogie tradizionali fissate [...] anche da ricordare come per altre minori divinità lunari, quali Pasifae ed Europa, la connessione con un toro, in generale ipostasi di Zeus, è al centro stesso della loro storia. In tarda età classica e naturalmente nell'ellenismo è quasi normale la ...
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subordinazionismo Nella storia del dogma, concezione del rapporto trinitario che introduce fra le tre persone (in particolare tra il Padre e il Figlio) una subordinazione di dignità e potenza.
Nei primi [...] a quelle cristologiche, restarono a lungo ambigue, anche per l’insufficiente precisazione dei termini adottati (essenza, persona, ipostasi, natura); presso alcuni scrittori prevalsero formulazioni che insistevano sull’unità di Dio e Cristo, così da ...
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Filosofo, nato a Spinazzola (Puglie) il 23 dicembre 1831 e morto a Torino il 16 gennaio 1917. Professore di filosofia teoretica nelle università di Pavia e di Torino, fu seguace della filosofia hegeliana, [...] egli aveva studiato anche a Berlino alla scuola del Michelet.
Concepì i principî logici come sussistenti di per sé, pure ipostasi, accentuando cosi il platonismo latente nella Logica hegeliana. Studiò il problema della pena di morte (La pena di morte ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il fluire dei fenomeni transeunti. Nel linguaggio...
ipostasi2
ipòstaṡi2 (o ipostàṡi) s. f. [dal gr. ὑπόστασις (v. la voce prec.), nel sign. di «sedimento, materia condensata»; la pronuncia piana della parola, che nell’uso medico è più frequente di quella sdrucciola, è dovuta al senso della...