Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] fra Nestorio, discepolo di Teodoro e patriarca di Costantinopoli, e Cirillo d'Alessandria, il primo parla di due "ipostasi", si dubita dai moderni in quale senso precisamente, se cioè suscettibile di un'interpretazione in senso non eterodosso (come ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] del suo tipo di donna; una divinità insofferente di freni e di leggi (ipostasi della donna scostumata), fatale e crudele nell'esigere il sacrificio di vite umane (ipostasi dell'algolagnia). Le teorie anarchiche del Sade e di William Blake (su cui ...
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NUMA POMPILIO (Numa Pompilius)
Gaetano De Sanctis.
Successore di Romolo, regnò in Roma secondo la cronologia tradizionale dal 715 al 673 a. C. Era figlio di Pompone, nativo della sabina Cures, aveva [...] tanta incertezza si capisce che taluni abbiano considerato N. come una personificazione del pontificato massimo o magari come un'ipostasi del dio fluviale Numicio, e si capisce anche come altri, spiegando gli enigmi con altri enigmi, ne abbiano fatto ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] ’, che fa da sostrato a una ‘natura universale’ (per es., ‘quest’uomo’ in quanto sostrato dell’‘umanità’), sia ancora l’‘ipostasi’, in merito, più specificamente, al suo essere sostrato di determinati accidenti in un certo composto o sinolo. Su tale ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] , il Nous, che coincide con il pensiero, e il cui digradare si realizza in livelli sempre più bassi di e. partecipato (ipostasi o sussistenze), modificando e potenziando il modello gerarchico dell’e. derivato. L’Uno è posto al di sopra dell’e. e non ...
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logos
Trascrizione del gr. λόγος «parola, discorso, ragione». Il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto razionale della verità, designa come l. la ragione [...] il Memra «parola» di Yahweh è piuttosto una circonlocuzione per il nome stesso di Dio, senza essere mai concepita come ipostasi divina). Di origine piuttosto ellenistica, ma carica di elementi orientali, è invece la dottrina del l. quale si trova ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] pensatore neoplatonico, Plotino, l’anima appare come ultima nella gerarchia, discendente verso il mondo della materia, delle tre ipostasi ideali: partecipe del divino e dell’ideale, ne condivide l’unità, ma, confinante con la materia terrena e ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] derivino per emanazione dal principio supremo, concentra tutto il suo interesse nella teorizzazione della gerarchia soprasensibile delle ipostasi, in cui si raccolgono in sistema tutti i più importanti principî dell'eleatismo, del platonismo e dell ...
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Bellerofonte, l'eroe corinzio per eccellenza, è detto figlio di Glauco e nipote di Sisifo: la madre sua porta il nome ora di Eurimeda ora di Eurinome. Altre fonti dicono che di Glauco B. era soltanto figlio [...] delle prime.
Dalla vita celeste l'eroe scade poi alla mortale; alla derivazione diretta da Posidone o all'antichissima ipostasi addirittura di Posidone, sottentra allora una costante protezione da parte del nume, il quale tra l'altro in parecchie ...
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Figlia di Minosse e di Pasifae, moglie di Teseo. È famosa per l'amore violento concepito verso il figliastro Ippolito, che non volle assolutamente corrisponderle. Poco o nulla si sa di questo episodio, [...] in lei gli attributi di una divinità lunare, d'amore e di morte a un tempo, finendo col farne quasi un'ipostasi di Afrodite; o quello novellistico, che ha ricongiunto questo mito con tutte le affini leggende aventi a fondo comune la calunnia come ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il fluire dei fenomeni transeunti. Nel linguaggio...
ipostasi2
ipòstaṡi2 (o ipostàṡi) s. f. [dal gr. ὑπόστασις (v. la voce prec.), nel sign. di «sedimento, materia condensata»; la pronuncia piana della parola, che nell’uso medico è più frequente di quella sdrucciola, è dovuta al senso della...