IPERIDE (‛Υπερείδες, Hyperīdes)
Piero Treves
Oratore, avvocato e politico ateniese del sec. IV a. C. Nacque nel demo di Collito, nel 390-389; del padre, Glaucippo, non è nota la professione né la condizione, [...] sue orazioni più celebri, dovette, certo, personalmente conoscere e celebrare i misteri di quel nume ctonio Isodaite, un'ipostasi dionisiaca, alle cui cerimonie Frine presiedeva. Ed è oltremodo significativo, a ben comprendere I., che nel giudizio ...
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NUṢAIRĪ
Giorgio Levi Della Vida
Ī Setta musulmana sciita, che, per la sua teologia estremista e le sue pratiche, imbevute di elementi liturgici estranei alla legge islamica, sta quasi al difuori dell'Islām, [...] dalla credenza in un principio supremo (Ma‛nà "significato" o "idea", nel senso di essenza) e in due sue ipostasi, Ism "nome" e Bāb "porta", la prima delle quali rappresenta il momento della manifestazione della divinità occulta, la seconda ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] stato generato non esisteva, e quelli che affermano che il Figlio di Dio è stato fatto dal nulla, o deriva da altra ipostasi o sostanza, o che è mutabile o alterabile, costoro condanna la Chiesa cattolica e apostolica.
La formula si compone di una ...
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bene
Nella storia della filosofia è possibile distinguere due diverse concezioni del b.: una oggettivistica e metafisica, e una soggettivistica. Il massimo esponente della prima è Platone, per il quale [...] quali coglie anche i princìpi, con un’intuizione immediata. Plotino, riprendendo la dottrina platonica, concepisce il b. come la prima ipostasi dell’Uno, e lo considera come causa dell’essere e della scienza (Enneadi, VI, 7, 16). Una cosa è quindi ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] e Spirito Santo come entità divine individualmente sussistenti e subordinate nell’ordine l’una all’altra, aveva parlato di tre ipostasi divine. Ma Dionigi si era spinto poi oltre definendo Cristo, tra l’altro, come creatura (ποίημα) del Padre: tale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento l’ars combinatoria di Lullo e le speculazioni cabalistiche di origine ebraica [...] cabala teosofica, mira a individuare, al di sotto della lettera del testo sacro, accenni alla decade delle Sefirot come dieci ipostasi della divinità nel suo processo di emanazione, e quindi come entità intermedie tra Dio e il mondo, canali o gradini ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] per mano francese).
Il nome accademico deriva dai legami con Caluso: Aethalides, figlio di Hermes, per gli antichi è ipostasi di Pitagora e ‘novello Pitagora’ era definito il maestro. Prima della stampa della tesi (De chronologia librorum Moysis ...
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provvidenza (provedenza)
Guy Dominique Sixdenier
In D. designa sia la virtù morale della ‛ previdenza ', o capacità di ordinare le azioni future proporzionando i mezzi al fine, e in tal senso rientra [...] che una proprietà della prudenza (Macrobio Comm. in Somnium Scipionis, ediz. Willis, I 8 7) passa a indicare la seconda ipostasi divina (Calcidio Comm. in Tim., ediz. Waszink, Londra-Leida 1962, 261).
Quanto agli usi biblici p. occorre nel Vecchio ...
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ERMA (ἑρμῆς; herma, hermes)
P. Mingazzini
Pilastro rettangolare sormontato dalla scultura a tutto tondo di una testa umana barbata, munito di due brevi appendici laterali simili a monconi di braccia. [...] , di divinità e soprattutto di persone (uso che fu originato forse dall'assimilazione del defunto col dio attraverso l'ipostasi di Hermes psychopompòs, cioè accompagnatore delle anime), sinché in età romana si confuse quasi col busto-ritratto venendo ...
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nous
Traslitt. dal gr. νοῦς «intelletto, mente, ragione». Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo, il quale è il risultato del processo originato dal moto vorticoso prodotto nel [...] a 31 e segg.). Recuperando istanze sia platoniche sia aristoteliche, i neoplatonici tenderanno a individuare nel n. la seconda delle tre ipostasi, dopo l’Uno e prima dell’Anima, alla quale il n. fornisce le forme razionali (Plotino, Enneadi, V, 9, 2 ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il fluire dei fenomeni transeunti. Nel linguaggio...
ipostasi2
ipòstaṡi2 (o ipostàṡi) s. f. [dal gr. ὑπόστασις (v. la voce prec.), nel sign. di «sedimento, materia condensata»; la pronuncia piana della parola, che nell’uso medico è più frequente di quella sdrucciola, è dovuta al senso della...