(I, p. 339; App. I, p. 15; II, i, p. 16; III, i, p. 12; IV, i, p. 21; V, i, p. 26)
Le proprietà dell'a. e le sue varie tipologie (a. potabili, a. minerali, a. industriali ecc.) sono descritte nel I vol. [...] si formano durante i trattamenti di potabilizzazione (composti organoclorurati derivanti dalle reazioni del cloro o dell'ipoclorito con precursori organici naturali, anch'essi da caratterizzare in modo adeguato; sottoprodotti dei processi ossidativi ...
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Elemento chimico del gruppo degli alogeni, scoperto da K. W. Scheele nel 1774 e isolato da H. Davy nel 1810; simbolo Cl, numero atomico 17, peso atomico 35,457; sono noti due isotopi stabili 3517Cl e 317Cl [...] verdastra, costituisce l’ acqua di c.; una parte del c. presente reagisce con l’acqua formando gli acidi cloridrico e ipocloroso; quest’ultimo poi sotto l’azione della luce si decompone dando acido cloridrico e ossigeno. Il c. è monovalente rispetto ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] , in grado di rimuovere dai tessuti contaminanti di tipo organico, hanno permesso di sostituire sostanze tossiche (perborato e ipoclorito) o inquinanti (polifosfati). Le proteasi e le lipasi impiegate a questo scopo sono sempre di origine microbica ...
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ipoclorito
s. m. [der. di ipoclor(oso), col suff. -ito]. – In chimica, nome generico dei sali dell’acido ipocloroso, instabili e difficili a prepararsi allo stato puro ma largamente usati in soluzioni più o meno diluite (i. di sodio, i. di...