COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] e l'esilio. Sul finire del 1560 Annibal Caro dedicò all'autorevole diplomatico, in partenza per la Germania, un sonetto colmo di iperboli, che iniziava: "Commendon, che di lume oggi e di moto / Ven gite, a Febo e d'armonia simile...".
Dell'ampia ...
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ARTALE, Giuseppe
Franco Croce
Nacque nel 1628, a Catania, come si deduce dal suo testamento rinvenuto e pubblicato da U. Prota Giurleo.
Di famiglia nobile, che si vantava di discendere da un don Tristano [...] primo barocco: spunti che l'A. raggela in troppo risentiti contrapposti; è adatta invece a celebrare attraverso argute iperboli i fasti di un'albagiosa società nobiliare (frequentissimi sono i sonetti encomiastici dell'A.) e a costruire variazioni ...
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DECIO, Carolina
Graziella Pulce
Non sono noti né la data né il luogo di nascita, benché sia l'Albertazzi sia il Mazzoni la definiscano napoletana. Molto scarse le notizie sulla sua vita; certo è che [...] romanzo i toni più esasperati della comédie larmoyante si trovano più che condensati, ammassati in un discorso che straripa di iperboli e slanci enfatici, teso a comprendere i motivi più cupi del romanticismo (l'orrido e il raccapriccio dell'agonia e ...
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DAMIANI, Guglielmo Felice
Magda Vigilante
Nacque a Morbegno (Sondrio) il 28 ott. 1875 da Giovanni Battista e da Caterina Volpatti.
Dopo aver compiuto gli studi liceali a Como, frequentò la facoltà di [...] più dense di pathos, senza assorbirle in sé. Numerosi sono gli accorgimenti retorici: interrogazioni enfatiche, esclamazioni, iperboli si succedono nel discorso poetico e gli conferiscono un tono di concitata confessione, che raramente si risolve in ...
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COLONNA, Angelo Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque in Corsica, a Piedigriggio di Giovellina, sito nella parte centro-orientale dell'isola, da una nobile famiglia, che costituiva un ramo della [...] ora esaltano personalità politiche influenti, come il principe Filippo Colonna, o amici del C., con le iperboli della letteratura encomiastica secentesca, ora propongono temi tipici della letteratura devota, come una concettosa processione dei sette ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] predica nei generi letterari riconosciuti e alla diffusione dell’italiano colto. Inoltre, abusando di metafore, allegorie, arguzie e iperboli, di soluzioni alessandrine e di paratassi, egli aprì la strada al gusto barocco che trionfò pochi anni dopo ...
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CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] morte (Firenze 1652), con il sottotitolo opera tragica di lieto fine, mostra un esempio caratteristico del gusto per le iperboli, per gli intrecci complicati ed inverosimili, che domina tutto il teatro del Cicognini. Il contrasto tra amore e ragion ...
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DELLA VALLE, Niccolò
Mauro De Nichilo
Figlio di Lelio, giurista e umanista, e di Brigida de' Rustici, nacque a Roma il 6 dic. 1444 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 del vol. 131 del fondo [...] classiche. "Il carme, indubbiamente prolisso e manierato, talora anzi stucchevole nell'insistenza e nell'accumulazione di iperboli di gusto epico, mostra però una discreta disinvoltura compositiva ed una certa abilità nell'utilizzazione delle fonti ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] le qualità degli imperatori. Per colpire l’uditorio ed evitare la monotonia, ricercano forme impreviste e sorprendenti attraverso iperboli grottesche (il viaggio di Diocleziano e Massimiano in Italia è stato così rapido da far credere che il Sole ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] del C. s'iniziavano, così, la sua leggenda e il suo mito.
Il C., definito da C. Saluzzo, con le abituali iperboli dei necrologi "il secondo Pitagora di Italia", fa in realtà un matematico e un astronomo originale, informato e competente e costituisce ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...