Linguistica
Figura retorica, consistente nell’esagerazione di un concetto oltre i termini della verosimiglianza, per eccesso (le grida salivano alle stelle) o per difetto (non ha un briciolo di cervello).
Matematica
In [...] . In parole più semplici: ciascun ramo della curva si prolunga indefinitamente nella direzione di due rette distinte, dette asintoti dell’iperbole. Ciò vuol dire che i due rami si riuniscono nei punti all’infinito dei due asintoti; pertanto l’i., dal ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Geometria delle coniche, luoghi, contatti e costruzioni
Philippe Abgrall
Hélène Bellosta
Geometria delle coniche, luoghi, contatti e costruzioni
L'opera [...] diametro trasverso è uguale a CA e l'angolo delle ordinate con questo diametro è uguale all'angolo dato KCD. Determina un punto B dell'iperbole tale che CB=CD e costruisce poi la parallela a CB passante per D, che taglia la retta CA in E; si ha DE∙EC ...
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equilàtero In matematica, che ha i lati uguali tra loro; detto soprattutto di triangolo avente i tre lati (e quindi anche i tre angoli interni) tra loro uguali. Per estensione, iperbole e. è l'iperbole [...] avente i due semiassi ('lati') di egual misura (e quindi gli asintoti tra loro ortogonali) ...
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Curva che si ottiene segando un cono circolare (retto od obliquo) con un piano. Il cono va pensato come luogo di rette, e non di semirette, uscenti dal vertice V, cioè costituito, come si usa dire nel [...] a nella fig. 3), mentre in una circonferenza ogni diametro è un asse. I vertici sono i punti comuni alla c. e a un asse: l’iperbole ha due vertici reali (A e A′ nella fig. 2) e due immaginari, la parabola ha un vertice al finito (V nella fig. 3) e un ...
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eccentricità In una curva conica, il rapporto costante fra la distanza di un punto generico della conica da un fuoco e la distanza dello stesso punto dalla direttrice relativa a quel fuoco. L’e. si usa [...] detti a e b rispettivamente il semiasse focale e il semiasse trasverso, risulta
con il segno – per l’ellisse, con il segno + per l’iperbole. Il cerchio si può considerare come un’ellisse di e. nulla (a=b, quindi e=0).
L’e. è elemento importante in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] i loro volumi, sono noti (e Valerio li aveva calcolati in precedenza), sarà possibile trovare anche il centro di gravità del conoide iperbolico. In effetti, detti y1, y2, y3 e V1, V2, V3 i centri di gravità e i volumi rispettivamente del cono e dei ...
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Quadrica a centro (non specializzata, cioè diversa da un cono), dotata di infiniti punti reali, avente una conica impropria non degenere. Ammette generalmente, oltre a un centro di simmetria, tre assi [...] con gli assi x e y.
Quando a=b, la superficie risulta rotonda e si può immaginare generata dalla rotazione di un’iperbole attorno al suo asse non trasverso (preso come asse delle z), oppure dalla rotazione attorno all’asse z di una retta sghemba ...
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Letteratura
Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. [...] proiettivo, la p. è invece una curva chiusa, così come l’ellisse e l’iperbole; essa non possiede però un centro di simmetria (è una conica non a centro, contrariamente all’iperbole e all’ellisse), ma possiede un asse di simmetria (in fig. 1 l’asse ...
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Matematica
Nella geometria elementare si chiama c. (circolare) indefinito la superficie che si ottiene conducendo per i singoli punti di una data circonferenza di raggio r (direttrice) le perpendicolari [...] se la direttrice è una conica (e a seconda che la direttrice sia un’ellisse, un’iperbole o una parabola si parlerà di c. ellittico, iperbolico o parabolico). Come risulta dalla definizione, i c. sono particolari superfici rigate; anzi sono casi ...
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Termine introdotto da Maurice d’Ocagne nel 1891, con cui si indica il complesso delle tecniche per la rappresentazione grafica di funzioni o di equazioni di più variabili. Il suo sviluppo è stato limitato [...] punto. Per es., per un’equazione del tipo A(z)x+B(z)y+C(z)=0 le linee di livello sono rette, per l’equazione z=xy sono iperboli (fig. 1), per l’equazione A(z)(x2+y2)+B(z)x+C(z)y+D(z)=0 sono circonferenze; altri esempi di nomogrammi a linee di livello ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...