DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] forme legate ai più raffinati moduli tasseschi: il lessico del D., inturgidendo la tendenza alla magnificazione e all'iperbole, apre una dimensione prospettica nuova, nella descrizione dei campi della Giudea, della notte degli inganni, dell'immagine ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] di far conoscere al mondo, ché forse non à torto ambisco al glorioso carattere di servitore di V. M.".
Dietro l'iperbole barocca, la dedica riassume motivi concreti: l'accenno alle "punture" e "critiche" conferma non solo che le musiche del C. erano ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] Vite, è collocata all'arrivo di G. a Mantova, durante una casuale passeggiata a cavallo con il marchese. L'iperbole narrativa sottolinea la straordinaria sintonia tra artista e principe, unità di intenti dalla quale era nata la residenza che, forse ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] Ispagna l'anno 1664, p. 9). Tra i componimenti vanno segnalati alcuni sonetti in veneziano, il sonetto licenzioso Con strambissima iperbole i poeti (p. 19) e una sezione autonoma di otto canzonette per musica.
Altre due opere postume sono la seconda ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che aspetto!; te l’ho detto, te l’ho ripetuto...
iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; una comparazione i.; linguaggio, stile...