Sensazione spiacevole, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità somatica, o suscitata dallo stato di sofferenza anatomica o funzionale di un organo. I tipi principali di d. sono le nevralgie, [...] le coliche, le cefalee, i d. anginoidi, ischemici ecc.
La capacità di sentire il d. può essere aumentata (iperalgesia), ridotta (ipoalgesia), abolita (analgesia) per malattie organiche che ledono la recettività, la conduzione o anche l’elaborazione ...
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Farmacologia molecolare
Pietro Melchiorri
sommario: 1. La farmacologia molecolare alla fine del Novecento. 2. La comunicazione peptidergica: un nuovo bersaglio farmacologico. a) Il sistema delle tachichinine: [...] sensoriali e nocicettive. L'iniezione di tachichinine nel liquor, a livello sia spinale sia cerebrale, produce iperalgesia. Questi effetti dolorifici e la localizzazione delle tachichinine e dei relativi recettori nelle vie afferenti primarie, nel ...
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iperalgesia
iperalgeṡìa s. f. [comp. di iper- e del gr. ἄλγησις «dolore»]. – In medicina, aumento patologico della capacità di avvertire uno stimolo dolorifico, per un disturbo nella conduzione o nella elaborazione del dolore a livello del...
iperalgesico
iperalgèṡico agg. [der. di iperalgesia] (pl. m. -ci). – In medicina, relativo a iperalgesia; in partic., zone i. (o di Head), zone cutanee circoscritte, corrispondenti alla innervazione delle radici spinali, che, per meccanismo...