GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] studiava legge, per motivi politici, e proprio allora cominciò a pensare di espatriare in Inghilterra o negli Stati Uniti d'America, : "A me il destino disse: soffri, combatti e muori; ed io non mancherò per codardia al mandato" (p. 71); si vantava di ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] paterni lo avevano distolto dal destino che il padre aveva pensato per lui: «Egli mi aveva formato il cuore smentire i benefici di tale educazione. […] Ha voluto che prima di tutto io fossi un uomo onesto e per far ciò mi ha predestinato ad essere un ...
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AMEDEO VI, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Aimone conte di Savoia e di Iolanda Paleologo di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 genn. 1334. Rimase orfano della madre nel 1342, [...] Francia tolsero ad A. la speranza di trovare appoggi in Germania. Si pensò ad un riavvicinamento con la corte di Londra e si discusse a Lombardia, come era pericoloso per tutti i vicini, così Io era anche per Savoia. I buoni rapporti con Galeazzo ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] di rado ricorre nel linguaggio giornalistico (cfr. ad es. «Corriere della Sera» 4 luglio 2010: «Dal ghe pensi mi al tiremm innanz, dal ci pensoio all’andiamo avanti. Silvio Berlusconi lo dice al direttore del Tg4, Emilio Fede»; ma è presente anche ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] opera del diplomatico piemontese G. B. Rivera. Si pensò quindi di pubblicare l'opera a Genova, mantenendo tuttavia , sembrava garantirgli deliziosi passatempi. Scriveva nel 1754: "Abbiamo io ed altri miei compagni fatte in questo Carnevale in festini ...
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VITTORIO EMANUELE III (XXXV, p. 517)
Augusto Torre
III L'aver affidato il potere a Mussolini dietro la minaccia della rivoluzione, il non averlo congedato in seguito all'indignazione sollevata dal delitto [...] governo, e di ristabilire Mussolini. Perciò V. E. pensò di poter portare l'Italia fuori dalla guerra d'accordo Zanussi, Guerra e catastrofe d'Italia, 2 voll., Roma 1945; P. Silva, Io difendo la Monarchia, 3ª ed., ivi 1946; P. Monelli, Roma 1943, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] nella sua portata, ma – fosse stato anche il più ampio che si possa pensare – non durò a lungo, e i secoli 9° e 10° furono ancora ; e risponde che così ha fatto e farà «perché, quantunque io non abbia mai promesso di scrivere le cose d’Italia, non mi ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] di figlioli quali potesano [sic] habitare in deta casa, volendo io stare a Roma" (cit. in P. Pecchiai, p. 33 la sua missione si rivelava più complessa di quanto non si fosse pensato nella Curia romana. Il sovrano avanzò sin dall'inizio la pretesa ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] in cui Lione conia anche monete a suo nome con la legenda Constantino p(io) Aug(usto) b(ono) r(ei) p(ublicae) nato)20, trova confronti in data così risalente125 (e non si può pensare con Berhard Overbeck che il simbolo sia troppo piccolo per ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] con la mia stabile decisione e con il mio dovere imperiale che io possa fare che disperdere gli errori e le vane opinioni e spirituali da coloro che le dispensano per incarico di Dio. Penso che sarebbe della massima utilità per te permettere che la ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...