Cesarotti, Melchiorre
Domenico Consoli
, Letterato, dotto ebraista, studioso di problemi linguistici, traduttore dei poemi ossianici, il padovano M.C. (1730-1808) possedette vivo il senso della libertà [...] gli spiriti più colti del secolo: " Su questo poeta io la penso meno favorabilmente che sul Petrarca, tuttoché lo riconosca per un (1800): " Ho letto la sua dissertazione sopra Dante. Io la trovo ben generoso d'essersi compiaciuto di discendere a ...
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Lettres philosophiques, conosciute anche come Lettere inglesi. Opera che Voltaire pubblicò anonima in prima ed. a Londra in inglese (1733) e in prima ed. francese, nel 1734 con il titolo Lettres écrites [...] (15a) e l’ottica (16a) newtoniane in maniera accessibile e brillante, e propone inoltre l’interpretazione ‘materialista’ di Locke, che avrà fortuna durante tutta l’epoca illuminista, riassunta nella celebre chiosa «io sono corpo e penso» (13a ). ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] un giovinetto ed un vecchio, Dardinello e Sobrino. Il primo pensa, parla, combatte da prode; quando muore, merita che il domanda, un dubbio, la scusa famosa: "Mettendolo Turpino, anch'io l'ho messo". L'espressione diretta e diffusa del suo pensiero ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] necessità alla sua arte: né si può vedere l'artista senza pensare all'uomo, assorto ognora più in una concezione austera della rivela la sua aspirazione a creare, che l'"invidia" di Dante:
fuss'io pur lui! c'a tal fortuna nato
per l'aspro esilio suo, ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] infelicità la portava con sé, e che tutto il mondo è paese. Pensò di lavorare per l'editore De Romanis, al quale avrebbe dato una macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi".
Ma ...
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GUERRA MONDIALE
Augusto TORRE
Alberto BALDINI
Adriano ALBERTI
Francesco CUTRY
Romeo BERNOTTI
Gino LUZZATTO
Rodolfo BENINI
MONDIALE La grande conflagrazione 1914-18.
Sommario. - Storia politico-diplomatica: [...] dove si può tirare come da una casa di dieci piani. Pensate ai monti che sono tutta la nostra forza".
I pochi cenni Jahier, Con me e con gli alpini, Roma 1920; Paolo Marconi, Io udii il comandamento, Roma 1919; (Pirro Marconi), Il battaglione Monte ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] tutto così esattamente da fare soltanto dei lievi errori, e io loderei molto il medico che commettesse soltanto errori piccoli. La . Dal concetto demonico si passò a quello manistico: si pensò, cioè, che le anime dei morti e specialmente degli ...
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LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] 'uno o l'altro dei due dogmi, o si potesse pensare l'iniziativa umana iscritta essa stessa nell'ordine razionale degli eventi alla legge morale che, esprimendo l'essenza più profonda del nostro Io, rende autonomo e, così, libero il nostro volere; ed è ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] sorte di tanti infelici, abbandonati miseramente nelle vie, pensò di accoglierli in un luogo speciale, il Ridotto e riuniti in ospedali, infinitamente maggiore sarà il pericolo. Io propongo quindi un ospedale con sale interamente separate, come le ...
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VITTORIO EMANUELE II, ultimo re di Sardegna, primo re d'Italia
Walter Maturi
La giovinezza. Il duca di Savoia (1820-1849). - Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tomaso nacque a Torino [...] si arrischiò a toccarlo, ed il re morì abbruciato. Ma io, dovessi arrischiar la testa, o anche perder totalmente la Sua grazia un suo vecchio e fedel servitore, che nel servirla non ha mai pensato che al Suo bene, alla Sua fama ed all'utile del paese ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...