Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] asino (Malerba 1980: 91)
(34) Questo è il mio mestiere, e io lo farò fino alla morte (Ginzburg 1962: 74).
Esistono più modi di (Maggiani 1995: 22)
(65) E a spellarlo non ci penso neanche (Calvino 1963: 66).
Calvino, Italo (1963), Marcovaldo ovvero ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Søren Kierkegaard è, insieme a Schopenhauer e a Nietzsche, uno dei più significativi [...] che ho scritto, e non ho voglia neanche di cancellarlo
Diario
Io non ho voglia di niente, non amo di camminare - ciò dare battaglia.
Non mi è possibile di trattenere il riso se penso al concetto che Hegel credeva di presentare del Cristianesimo, che ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] mi spedisse l’articolo [nel frattempo me lo ha spedito, oppure penso che non me lo spedirà più]
b. il generale diede disposizioni , Nuova Cronica VIII, 75)
(48) chi son coloro cui io mi potesse fare ad amici, onde ricevesse cotanto beneficio? (Bono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Tullio Levi-Civita
Pietro Nastasi
Tullio Levi-Civita è stato uno dei maggiori matematici della prima metà del Novecento. «Matematico nato, […] passava senza sforzo […] dalla meccanica analitica all’elettromagnetismo, [...] in alcune sue lettere di puntigliose precisazioni; egli tuttavia pensò di abbandonare quel tipo di ricerca. A questo punto, precisava:
A causa della campagna antisemita che infuria qui, io non ho più contatti con il mondo accademico italiano per ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] si osservi il brano (3) con i frammenti sottolineati:
(3) Penso che, a questo punto, sarà forse opportuno si spenda qualche parola di parlare spesso in queste pagine. Dunque, per quanto io mi spinga indietro negli anni con la memoria, ricordo di ...
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LEYVA, Virginia Maria de
Massimo Carlo Giannini
Figlia di Martín, conte di Monza, e di Virginia Marino, nacque a Milano tra il dicembre 1575 e l'inizio del 1576. Al battesimo ricevette il nome di Marianna. [...] solo la concessione regia relativa alla dote lascia pensare che il matrimonio fosse la soluzione fino ad allora persona di Dio", concludendo con malcelata ammirazione: "et hora io intendo per qual ragione i Martiri ringratiassero chi gli condannava, ...
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Olimpiadi invernali: Grenoble 1968
Gian Paolo Ormezzano
Numero Olimpiade: X
Data: 6 febbraio-18 febbraio
Nazioni partecipanti: 37
Numero atleti: 1158 (947 uomini, 211 donne)
Numero atleti italiani: [...] variante personale e solenne alla formula tradizionale: "io proclamo l'apertura dei Giochi Olimpici invernali di (staccatissimi i terzi, i rumeni Ion Panturu e Nicolae Neagoe), si pensò a un destino ancora beffardo, capace di dare sì a Monti l' ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] poi vide chiaro, si spaventò, si stupì, s’infuriò, pensò, prese una risoluzione (ivi)
Nelle serie sindetiche con membri all’interno della stessa frase (sono arrivato sano e salvo; io non posso né pentirmene né correggermi; devi decidere se andare ...
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– Nacque a Torino il 31 marzo 1899 da Carlo, ingegnere, ufficiale del genio, pioniere dell’aviazione in Italia, e da Celeste Malvano, entrambi di origine ebraica.
Lo zio di Celeste, Giacomo Malvano, fu [...] Germania, il padre si ammalò e, di lì a poco, morì: «Penso» – scrisse in Giorni lontani a distanza di più di sessant’anni – «che la morte di mio padre sia stato il maggior dolore che io abbia mai provato» (p. 193). Rientrato in Italia, nel giugno ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] almeno una settimana. […] Dopo pochi passi incontrò Perpetua e pensò di chiedere a lei qualche chiarimento, ma la donna non scemo aveva dato il bassotto da mangiare ai maiali (Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Milano, Garzanti, 2001, pp. 15-16) ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...