. È il nome specifico delle compilazioni di leggi, ovvero di consuetudini. Si trovano di codeste compilazioni presso tutti i popoli che hanno raggiunto un grado determinato di evoluzione, per quanto appartenenti [...] Queste ultime furono emanate dal 535 al 565. Lo stesso Giustiniano pensò a sistemarle in un corpo unico; ma non si ha notizia e editore in Giovanni Antonio de Nigris (Capitula Regni... Io. Ant. De Nigris cura illustrata..., Campaniae 1561) e poco ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] ogni suo discorso su qualsiasi argomento: "Inoltre, io credo che Cartagine debba essere distrutta". (Plutarco, ma appunto perciò più interpolata e disordinata. Altri invece pensano che il disordine risalga allo stesso C., che avrebbe arricchito ...
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WASHINGTON, George
Henry Furst
Nacque il 22 febbraio 1732 (1731) a Bridges Creek, nella contea di Westmoreland (Virginia) primogenito di Agostino Washington (1694-1743) e della sua seconda moglie Mary [...] il Mifflin e nominò Conway ispettore generale. Ma W. non pensò a dare le dimissioni, seppe tener duro, e la cabala, grande parola. La sera del 14 settembre, alle dieci, dichiarò: "Io muoio ora". Pochi minuti dopo si mise a contare le sue pulsazioni ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] 'Italia, e sono con voi: se no, no. E ai costituzionali dice: Pensate a fare l'Italia e non ad ingrandire il Piemonte: siate italiani e non "Il vostro imperatore mi ha disonorato... Ma ve lo dico io: questa pace non si farà... Mi farò cospiratore, mi ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] quel cielo, quel mondo e quello universo che io con mie meravigliose osservazioni e chiare dimostrazioni avevo rifiutò cortesemente e ne ebbe lode dal papa. G. infine pensò all'applicazione del pendolo agli orologi, ideando il primo scappamento, di ...
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Etnologia. - I Boscimani devono essere considerati, dal punto di vista culturale, come l'elemento di popolazione più primitivo dell'Africa meridionale. Essi occuparono un tempo tutte le pianure erbose [...] una preghiera: "Padre, io vengo a te, io ti imploro, dammi nutrimento e tutte le cose necessarie a che io viva". Anche !Gauab risale ad un viaggiatore inglese, il Barrow, il quale pensò che i Boscimani fossero discendenti di marinai cinesi. Affinità ...
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MONROE, James
Luca Pietromarchi
Quinto presidente degli Stati Uniti d'America nato il 28 aprile 1758 sulle rive del Monroe's Creek nella contea di Westmoreland (Virginia), morto a New York il 4 luglio [...] navi americane (v. stati uniti: Storia), il governo americano pensò di affidare al M. la rappresentanza diplomatica a Parigi al posto unilaterale, che non è stata mai, a quanto io sappia, esplicitamente approvata dagli altri paesi americani". Il ...
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(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] le strade di Firenze, mi guardo intorno, vado in giro e penso...chiarendo dentro di me il problema da risolvere e da maturare, dell'architetto J. J. P. Ond, che scrive in una lettera: "Io lavoro ad un progetto fino a che non sento (forse è più giusto ...
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Nacque il 25 aprile 1599 da Roberto Cromwell di Huntington e da Elisabetta Steward. Educato prima nella scuola libera di Huntington e nel Collegio Sidney Sussex di Cambridge, molto penetrati di spirito [...] innovazioni religiose" incontrarono viva opposizione, tanto che nel 1631 pensò di emigrare in America, vendendo tutti i suoi beni. essere un vero magazzino. Era di temperamento caldissimo, come io ebbi occasione di vedere, ma il suo fuoco... era per ...
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Nacque a Firenze il 3 novembre del 1500. Suo padre Giovanni, architetto e musico, musico volle fare il figlioletto; ma, recalcitrando questi, lo allogò presso un orefice e poi presso un altro. A sedici [...] quel che il Vasari in pittura, poco, cioè. E nessuno pensò mai di pubblicare i suoi versi, rimasti manoscritti, finché, in Bindo Altoviti sarebbe uscito in queste parole: "Benvenuto mio, io vi ho conosciuto tanti anni per il maggior orefice che mai ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...