io (eo)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di prima persona singolare con funzione di soggetto le forme sono ‛ eo ', chiaro tributo alla tradione poetica siciliana, fugacemente e, almeno nelle edizioni, [...] in verace condizione; ne la seconda dico quello che queste donne mi dissero poi che io lasciai questo farneticare... Poscia quando dico: Mentr'iopensava, dico come io dissi loro questa mia imaginazione.
2.1. Delle 8 attestazioni di ‛ i ' nella Vita ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] ; la sua psicologia, messe da parte le infinite discussioni sull'anima, si teneva ferma all'immediata evidenza: "io sono corpo e penso". Sul piano religioso, coerentemente con le sue posizioni gnoseologiche, vicine a quelle di Locke, fu fautore di ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] da ammiratori, non giungevano ai destinatarî. P. stesso pensò a proporne organiche raccolte, sul modello dell'epistolografia ciceroniana medievale, s'iscrive anche la scoperta petrarchesca dell'Io, che può diventare il protagonista della sua opera, ...
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Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] di individuare alcuni ‘modi’ importanti, precisati da K. Jaspers e K. Schneider: a) il senso di attività: sono io che faccio, penso ecc.; esso declina o scompare negli stati di depersonalizzazione, dove c’è estraneamento dal mondo delle percezioni ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo [...] circa il pericolo di guerra polacco: non si pensava da parte tedesca ad iniziative, ma a lasciar alla catastrofe, Roma s. d.; C. Sforza, L’Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi, Roma 1944; H. L. Matthews, I frutti del fascismo, Bari 1945 ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] avvicinarsi di Carlo di Valois, nell'ottobre 1301, il comune pensò di mandare un'ambasciata a Bonifazio per contrastare alle male arti le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d' ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] faceva incidere le massime sulle mura della sua Enoanda. Epicuro pensò anzitutto a liberar l'uomo dal timore di superiori fini, ogni desiderio e azione. A questa teologizzazione cinica dell'io reagì lo stoicismo, in quanto panteisticamente vide nel ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Nino CORTESE
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Nacque in Nizza Marittima il 4 luglio 1807, secondogenito di Domenico, un piccolo armatore e capitano di navi da cabotaggio, e di Rosa Raimondi, che forse più del [...] vita? - aveva scritto ad A. V. Vecchi nel 1853 - Io ho creduto con la distanza poter scemare l'amarezza dell'anima, ma s'incontrarono G. e Cavour, che per un momento aveva pensato di affidargli la direzione di un moto da far scoppiare nel Carrarese ...
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Cantante e compositore, nato a Poggio Bustone (Rieti) il 5 marzo 1943, morto a Milano il 9 settembre 1998, considerato uno dei maggiori cantautori italiani. Dopo una formazione musicale come autodidatta, [...] Umanamente uomo: il sogno (1972, con I giardini di marzo, E penso a te); Il mio canto libero (1972); Il nostro caro angelo Anima latina (1974); La batteria, il contrabasso, eccetera (1976); Io tu noi tutti (1977); Una donna per amico (1978); Una ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] con sé stesso: e allora ha occasione di scavare il proprio io ed espandere la piena degl'interni affetti. Invece nella forma corale di Pompei e dell'Apollo di Mantova. A Egia si è pensato anche per l'Apollo del Tevere, figura aitante e poderosa, in ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...