eticista
s. m. e f. e agg. Esperto di problemi etici; che si riferisce ai valori morali.
• Cinquant’anni fa non si poteva discutere di alcune cose per il semplice motivo che non erano possibili; prendiamo [...] in guardia dai rischi, con il suo argomentare in forma quasi dialogica. «“Iopenso, cerco la verità”: stai attento a non diventare un intellettuale senza intelligenza. “Io vado, cerco la bontà”: stai attento a non diventare un eticista senza bontà ...
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compenso
Andrea Mariani
. Etimologicamente (cum e pensum, da pendo, " pesare ") " tutto ciò che serve a ristabilire un equilibrio, a bilanciare qualcosa ", " contrappeso ", " indennizzo ", " rimedio [...] , metti al mio voler tosto compenso, / beato spirto ", dissi, " e fammi prova / ch'i' possa in te refletter quel ch'iopenso! ", il termine è usato in modo pregnante, e conserva il suo significato originario; bene se ne accorgono, fra i commentatori ...
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qualora
Mario Medici
Della congiunzione temporale iterativa, con il verbo all'indicativo e il significato di " ogni qual volta ", " qualunque volta ", si hanno solo due presenze nelle opere di D.: Vn [...] / viso di donna... / come lo vostro, qualora davanti / vedetevi la mia labbia dolente; Rime CIII 27 più mi triema il cor qualora iopenso / di lei in parte ov'altri li occhi induca.
Si possono qui considerare, se pure ora ha in pieno il suo valore di ...
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sostanzialita
sostanzialità
L’essere sostanziale, fondamentale. Nella filosofia di Kant, paralogismo della s. è il ragionamento che dall’Iopenso, quale unità formale e condizione dell’esperienza, deduce [...] fallacemente la sua natura di anima, quale sostanza semplice, personale, indistruttibile, affermazione di un oggetto trascendente l’esperienza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] i confini di una genealogia e l’8 gennaio 1716 annunciava quelle che sarebbero divenute le Antiquitates italicae Medii Aevi: «Pensoio di trattare dei riti e costumi de’ secoli di mezzo e in tal congiuntura produrre tutta quella mercatanzia, che ho ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] cosa significa che un infinito diviene? Non trova sempre e solo se stesso? Gentile prova a parare l’obiezione: «Pensoio veramente me stesso, se non penso altro che me stesso?» (p. 107). Ma la risposta riconduce al punto di partenza: l’altro da me ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo un inizio segnato dalla dipendenza dalla produzione drammaturgica straniera, [...] per altre cose.
GUGLIELMO: Ma non dicevi che da due anni non sei entrata né in chiesa né in camposanto? Bene, bene, ci pensoio.
SALOMÉ: Davanti a Dio e al mondo mi si fa torto.
GUGLIELMO: Zitta! Devo sentire anche gli altri. Fioraliso, hai da dire ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interpretazione del profilo intellettuale dell’Alberti è particolarmente controversa. [...] oscura l’idea che può farsi una persona qualunque dell’intera schiatta divina? Non è il caso di esporre quel che ne pensoio, stabilirete voi su quali punti della questione si può concordare, giacché si dice che alcuni di noi sono saliti ad aumentare ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...]
(10) alle nove, quando Mario aveva già lavato tutti i piatti, io li avevo appena messi nel lavello
(11) il gelsomino bianco è ancora 33) lo vuoi un caffè?
(34) a Gianni ci pensoio
Berretta (1989) suggerisce che questo impiego dei clitici potrebbe ...
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MEDI, Enrico
Vittorio De Marco
– Nacque il 26 apr. 1911 a Porto Recanati da Arturo, medico, e da Maria Luisa Mei.
Durante la prima guerra mondiale la famiglia si trasferì a Belvedere Ostrense, paese [...] o al tramonto? (Roma 1972); Cosi è (Siena 1973); Il mondo come lo vedo io (Roma 1974); Inno all’amore (Siena 1975); I giovani come li pensoio (Roma 1976); Punti luce (Siena 1976). L’associazione stretta di attività scientifica, incarichi direttivi ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...