CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] esiste filosofia, verità: questa è in continua emersione come storia... Di assoluto non c'è che l'arte (ma tutto è arte): l riduce un poeta e un artista nei suoi oggetti; come io feci da ragazzo per Kipling...". Le qualità dello scrittore, ancora ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] Cristo e della Chiesa perdono il loro carattere di verità assoluta e di universalità salvifica, o almeno si getta su di a partire da una citazione del Vangelo di Giovanni (12,46: «Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] articolo scritto per segnare il suo passaggio dall'idealismo assoluto a una sorta di storicismo realistico, I miei come divisa contro l'autoritarismo fascista: "Che ho a che fare io con gli schiavi?".
La figura dell'editore "ideale", come fu ricordato ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] a M. Rostovcev: vedi Ricordi, pp. 66 ss.) e dove "io mi sentii veramente, per la prima volta, europeo tra gli europei" ( altro verso, deve difendersi dal tentativo di sostituirle un "altro" assoluto, cui l'uomo si affidi come a chiesa, o civitas ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] conoscenza è in sé tutto il conoscibile» («sapere assoluto») è dinamica, fondata sulla consapevolezza che «il conoscibile di stati» e di «esperienze interiori» che «formano l’io» e confluiscono nella «reale attività dell’anima» (Opere, cit ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] in uno scontro diretto, cui malamente i due trattati di Asti, del io dic. 1614 e del 21 gillgno 1615, s'ingegnarono di porre fine cortigiana F. si sentiva titolare d'un potere assoluto, era fiero dell'"assoluta disposizione" del Ducato. E, poiché il ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] tutto di espressione. Tutto parla, sino a' violini, e a' contrabbassi. Io non ho finora in questo genere inteso cosa, che m'abbia più persuaso" quasi unanimemente allo J. un ruolo di assoluto rilievo nel panorama musicale dell'epoca; quella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] cattolica, in una società riformata dal principe assoluto, chiudendo lo scontro fra clericalismo e libero quei mali che hanno infelicitato i popoli europei in circa sei secoli. […] Io non solo rispetto, ma adoro il primato di san Pietro nella S. Sede ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] non vi può essere legittima società (§ VIII, p. 168);
Io non trovo eccezione alcuna a quest’assioma generale, che ogni si deve concludere che «il migliore di tutti i sistemi» è la «libertà assoluta, ossia il non sistema» (parte II, § 46, p. 196).
La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] delle leggi; il vero dispotismo propriamente detto, cioè il volere assoluto e independente d’un solo, non è utile che passaggero presenti. L’11 gennaio 1777 confidava al fratello Alessandro:
Io ho travagliato ne’ giorni scorsi sopra un argomento sul ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...
assolare1
assolare1 v. tr. [der. di solo] (io assólo, ecc.), non com. – Ridurre a uno solo; a. una carta, nel gioco del tressette e in altri, tenere in mano una sola carta di un dato seme.