RICHTER, Johann Paul Friedrich
Giuseppe Gabetti
Romanziere tedesco (pseudonimo: Jean Paul), nato a Wunsiedel il 21 marzo 1763, morto a Bayreuth il 14 novembre 1825. Schiller lo paragonò a "un uomo caduto [...] sua vita: la Clavh Fichtiana seu Leibgeberiana (1800), la quale dimostra la sua assoluta incapacità a uscire dal dualismo empirico dei suoi sentimentali "colloquî col proprio Io", ma pur non è qua e là senza accortezze nella sua "patetica malizia ...
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La vita. - Figlio naturale del generale d'artiglieria Destouches e della canonichessa de Tencin, d'Alembert nacque a Parigi il 16 novembre 1717, e appena nato fu abbandonato sui gradini della chiesa di [...] varie di "imitazione della natura". Ma di un valore conoscitivo assoluto delle scienze in sé non è da parlare. Neppure la sensazione come fonte delle idee, quello della esistenza dell'io come conoscenza prima e di quella degli oggetti esterni, ...
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di Maria Rita Masci
Il panorama culturale cinese, a partire dagli anni Novanta del 20° sec., è caratterizzato da un particolare innesto di elementi contraddittori. Un'economia di mercato sostanzialmente [...] una certa fama. La poesia però non dà da vivere, e io diventavo sempre più povero e triste. Allora ho deciso di dedicarmi alla argomento dell'amore gay costituiva ancora in Cina un assoluto tabù, ha potuto cominciare a circolare anche nella Repubblica ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] ). Rimbaud per Soffici ha toccato un tale fondo di assoluto, che soltanto Nietzsche può essergli affiancato.
Tralasciando i diari .E. Gadda a farci intendere le possibilità di questo genere dell'io, che è nato non dalle Confessioni (1782-1789) di J.- ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] profetico non era effetto di preparazione e di studio: "Io non sono profeta né figlio di profeta (dice egli , effetto d'una libera benevolenza di Jahvè, non è incondizionato e assoluto, importa speciali doveri, non dà diritto a esenzioni (III, 2; ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] dato come vero è il sapere soggettivo, e l'assicurazione che io nella mia coscienza trovo un determinato contenuto" (Enc., 71), ma i limiti di cosiffatta ragione. La religione è assoluta, appunto perché la ragione è immediatezza del sentimento ...
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SCHELLING, Friedrich Wilhelm Joseph
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Leonberg (Württemberg) il 21 gennaio 1775, morto a Ragaz (Svizzera) il 20 agosto 1854. Dopo avere studiato nello "Stift", [...] equipollenti. Ma anche in seno alla filosofia trascendentale si riproduce la stessa posizione: giacché, pur essendo punto di partenza l'assolutoIo, questo, per porsi e quindi per delimitarsi come tale, ha bisogno di opporre a sé il limite del Non ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] universali e necessarî, che nell'uomo è manifestazione dell'assoluto. Tali principî si riducono a quelli - esistenziali - di che restringe l'idea dapprima confusa dell'infinito al finito, all'io e al mondo in reciproca limitazione, e passa poi all' ...
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Figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici, ultimo re della stirpe dei Valois, nacque il 19 settembre 1551. L'ingegno penetrante, la vasta cultura, la parola calda e illuminata dal fine sorriso gli procurarono [...] il piano di governo di sua madre e accentuò il carattere assoluto della monarchia. Si circondò di una clientela, la cui devozione , pieni di ardenti deputati, ebbe momenti di energica reazione: "Io sono il vostro re datovi da Dio e sono il solo che ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] Phänomenologie) Husserl mostrava da un lato che il soggetto fenomenologico è un io incarnato, temporalmente e storicamente costituito, e non un soggetto assoluto di stampo idealistico; dall'altro correggeva le componenti cartesiane del suo pensiero ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...
assolare1
assolare1 v. tr. [der. di solo] (io assólo, ecc.), non com. – Ridurre a uno solo; a. una carta, nel gioco del tressette e in altri, tenere in mano una sola carta di un dato seme.