DE ORESTIS (Deorestis), Flaminio
Maria Barbara Bertini
Nacque a Nizza probabilmente nel 1593 (secondo J. De Orestis; 1595 secondo il Manno) da Pietro (morto il 29 genn. 1639) ed Anna Maria Rocchioni. [...] sono eloquente testimonianza. È possibile cogliere in tale documentazione i riflessi del risentimento e verosimilmente dell'invidia che la sua rapida carriera burocratica dovettero suscitare in alcuni contemporanei. In particolare si trascinò negli ...
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LORENZANI, Giovanni Andrea
Emilio Russo
Nacque a Roma il 29 nov. 1637 da Giovanni Antonio e da Lorenza Baratta, sorella del pittore Lazzaro Baratta.
Poco è noto dei suoi studi, che egli definisce scarni [...] (Li fratelli e le sorelle rivali per amore overo Il prencipe nelle fortune sfortunato, Bologna 1681; Quanto può l'invidia nelle donne, overo È lecito il fingere per arrivare a' suoi dissegni. Opera scenica… dedicata all'illustrissimo signore Fabio ...
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BUZZACARINI, Arcoano (Arcuano, Arquan, Rachuan, Recoan)
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Nacque con molta probabilità nel terzo decennio del sec. XIV, unico figlio maschio di Pataro e di Francesca Gonzaga. La sua famiglia, una delle [...] diventato uno dei consiglieri più fidati del Carrarese ed è comprensibile che la sua posizione abbia suscitato rancori e invidia tra gli altri consiglieri e parenti di Francesco il Vecchio da Carrara.
Anche durante la cosiddetta guerra di Chioggia ...
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CACHERANO D'OSASCO, Gian Francesco, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1510 e il 1520, quarto figlio di Giovanni e di Margherita Provana di Leyni, fratello di Ottaviano, che fu [...] dei signori.
Emanuele Filiberto si dimostrò riconoscente al C., a carico del quale non mancarono insinuazioni calunniose dettate dall'invidia e dalla gelosia di cortigiani, che il C. dovette energicamente respingere. Non gli fu facile, ad esempio ...
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CARRARA, Nicolò da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova nella seconda metà del secolo XIII da Ubertino il Vecchio, figlio di Bonifacio, e da Iselgarda, di cui si ignora il casato.
La sua vicenda [...] da Corrado da Vigonza, confinato a Venezia in seguito alla congiura dei Dente.
Ma la dominandi libido del C. e l'invidia per la potenza raggiunta dal cugino Marsilio, che dopo la morte di Giacomo (I) deteneva il primato in città e all'interno ...
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BATTAGLINO, Giulio
Roberto Cantagalli
Nulla di certo si sa sulla sua vita, tranne che per l'ultimo trentennio del sec. XVI, durante il quale fu agente al servizio dei Medici. Varie notizie su di lui [...] anzi è mostro di natura il sapere quanto ha in età di 24 anni tanto che di qua gli è nata l'accusa, per la invidia di un altro frate e la troppa credulità dei superstiziosi, che lui haveva alcuno spirito familiare. Se lui havesse lo scudo di alcun ...
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GALENI, Gian Dionigi (Uluch-Alì, Ulucciali)
Gino Benzoni
Nacque, stando a Gustavo Valente - lo studioso che più s'è sforzato di connotare la prima fase della vita del G. -, attorno al 1520, a Le Castella, [...] del padrone. Benvoluto da questa, benvoluto dal marito, finisce col godere d'un trattamento privilegiato. Ma ciò suscita l'invidia d'altri due schiavi, un siciliano e un napoletano, che si coalizzano contro di lui in un quotidiano stillicidio di ...
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BOLLANI (Bolani, Bollanus, Bolanus), Candiano
Giovanni Pillinini
Nato a Venezia, intorno al 1413, da Maffeo e Vittoria Vitturi, entrò nel 1431 nel Maggior Consiglio. Sposò nel 1438 Lucrezia Marcello, [...] da Francesco Giannini (A. Zeno, Lettere, III, Venezia 1785, pp. 231 s.: 15 genn. 1721). Due sue orazioni, una De invidia e una in lode di Francesco Sforza, esistevano in manoscritti della libreria Saibanti di Verona (per la dispersione di tale ...
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GONDI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1413, terzo figlio di Silvestro di Simone e di Alessandra di Taddeo Donati.
La famiglia Gondi era antica e ben radicata a Firenze, ma, più [...] . Alla fine il G. fu eletto gonfaloniere nel 1465, cosa che, come scrisse, "arecò grande onore, ma fu con grande invidia" (ibid., p. CXCIX). Nel 1466 la situazione precipitò. Gli schieramenti erano ormai formati e anche Luca Pitti ruppe i ponti con ...
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BENEDETTO CARUSHOMO
Sofia Boesch Gajano
Nulla si conosce di B. prima della sua elezione a unico senatore di Roma, avvenuta durante il pontificato di Celestino III nel 1191, e più precisamente dopo il [...] , p. 55). Sulla fine del senatorato di B. dice Roberto di Auxerre che, mentre egli "magnificentius ageret", suscitò l'invidia dei Romani, che lo assediarono in Campidoglio, e, catturatolo, lo tennero lungamente in prigione; il ritorno al collegio di ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...