Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] propizie per un'opera nella quale la necessità di difendere la propria fama, bene così fragile e insidiato dall'insipienza, dall'invidia e dai difetti involontari di cui ognuno è portatore, si unisce alla certezza di un dovere da compiere al quale è ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] " (Rimembranze, p. 85).
Il C., che pur aveva già lavorato in filologia italiana e umanistica, col saggio L'invidia tradizionale del Petrarca per Dante (nelle postume Varietà letterarie, Napoli 1931, pp. 115 ss., dov'è significativa la rispettosa ...
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FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] soggiornò a Gubbio presso Federico Fregoso, vescovo della città, cosa di cui si congratula, con una punta di vera o simulata invidia, il Bembo in lettera datata 10 genn. 1535 al Fregoso: "piacemi che voi abbiate goduto quel dotto e singolare uomo in ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] e finta". E il poeta conclude, in tono moralistico: "Due cose in corte non mi fer mai danno, / l'Odio e l'Invidia perché non trovaro / Cosa mai da tagliar sopra il mio panno".
Licenziatosi dal servizio di Fulvio Della Cornia, il C. entrò al seguito ...
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GIUSTINIANI, Lorenzo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Napoli nel giugno 1761, da Michelangelo e da Girolama Martini. Il padre, architetto rinomato, aveva tra l'altro costruito - su disegno [...] illustri del Regno con ritratti, stampata a Napoli tra 1797 e 1798 da N. Gervasi (la collaborazione, interrotta "per altrui invidia", passò poi ad altri); Lettera di Lorenzo Giustiniani al chiar. sig. L. Targioni intorno alla vita e alle opere di ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] è un muratore siciliano, Gesualdo Motta, arricchito in mezzo ad avversità d'ogni sorta, circondato dalla malignità e dall'invidia dei rivali e dei beneficati, amareggiato anche dalla lontananza spirituale della moglie (Bianca Trao, di nascita troppo ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] dell'eguaglianza sociale per condannare recisamente l'educazione letteraria e artistica dei fanciulli del "minuto popolo", fonte solo di invidia e di malessere sociale; i contadini, ma non "bifolchi o i prezzolati famigli" bensì "i proprietari d'una ...
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CONTRARIO, Andrea
Rosario Contarino
Nacque a Venezia agli inizi del secolo XV da una famiglia di origine ferrarese, i cui componenti, grazie alle benemerenze verso la Repubblica, erano stati ascritti [...] Il critico si fonda anche su altri riscontri interni della lettera, giustificando l'accanimento del C. con l'invidia velenosa del cortigiano deluso per il favore largamenteaccordato da Callisto al Valla. A questa identificazione si è opposto tuttavia ...
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ESTE, Leonora d'
Floriana Calitti
Nacque a Ferrara il 19 giugno del 1537, dal matrimonio di Ercole II, duca di Ferrara, con Renata, figlia di Luigi XII re di Francia. Senza dubbio fu uno dei personaggi [...] nel 1565 perché gravemente ammalata, come ci testimoniano i versi che egli le dedicò in quell'occasione Ahi, ben reo destin ch'invidia e toglie, in cui si duole "ch'a madama Leonora d'Este sia stato vietato il cantare per la sua infermità", venuti ...
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BIRAGO, Lampugnino
Massimo Miglio
Figlio di Guidone e Caterina Landriano, nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV.
Si trova anche testimoniato con il nome di Lampo, Lappo e Lapo, [...] di alcuni opuscoli morali di Plutarco. Essi sono, secondo i titoli stessi del traduttore: Se ipsum laudandum sine invidia audientium,Quodammodo discernat aliquis ab amico adulatorem,De cavenda iracundia,An utantur ratione irrationalia ed infine i ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...