FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] chiesa ("rehedificans ecclesiam"), al superamento di molti ostacoli ("post vicinorum multas persecutiones et scandala"), dovuti all'invidia dei colleghi ("quorum partem clerici fovebant civitatis latenter"), e infine alla composizione di un'opera di ...
Leggi Tutto
GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque [...] .-Sforz., Potenze sovrane, cart. 1464), accecati dall'odio per il duca defunto e la sua legittima discendenza - per invidia i fratelli, per presunte ingiustizie pubbliche e private il patriziato cittadino -, sostenuti inoltre all'esterno da potentati ...
Leggi Tutto
COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] , il C. attribuiva quell'atteggiamento a un sentimento d'ingratitudine verso Venezia, dove il Merula aveva insegnato, e all'invidia anche verso chi in effetti era riuscito a portare a termine quell'impresa.
L'offerta delle storie veneziane al Senato ...
Leggi Tutto
MANETTI, Giannozzo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 5 giugno 1396 da Bernardo, ricco e brillante mercante, ricordato anche nel Liber facetiarum di Poggio Bracciolini, e da "Petra Guidaccia" (Naldi, col. [...] , in un periodo di alleanze fluttuanti e spesso destinate a durare periodi molto brevi. Vespasiano da Bisticci parla di invidia da parte di alcuni fiorentini nei confronti del M., ma è forse più realistico ipotizzare che nel compiere questa scelta ...
Leggi Tutto
CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] stesso Alessandro, avvenuta nel 1490. Il C., scrivendo in quell'anno a Pico, chiama il Poliziano "amores et délitiae nostrae" e invidia a Pico la consuetudine di vita con lui e con tanti ingegni (Garin, Carteggio, p. 590). Anche il Marullo, vecchio ...
Leggi Tutto
LORENZANI, Paolo
Saverio Franchi
Nacque a Roma il 5 genn. 1640 da una famiglia di artisti (ottonai e medagliari). Il padre, Giovanni Antonio, era nativo di San Terenzo (Sarzana); la madre, Lorenza Baratta, [...] di lodi "puisqu'il n'y a que les envieux du vrai mérite qui puissent se déclarer contre luy": accenno non troppo velato all'invidia di altri musicisti, in primis di Lully (ibid., p. 139).
Per azione di quest'ultimo, ebbe allora inizio per il L. un ...
Leggi Tutto
DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] "Ercole coronato dalla Gloria ed assistito dalla Giustizia, dalla Fortezza e dal valore, mentre la Verità e il tempo tenean l'invidia, e la maldicenza abbattute" (De Dominici, p. 332); per Eugenio di Savoia l'Allegoria per il trionfo di Eugenio di ...
Leggi Tutto
COSTOLI, Aristodemo
Carol Bradley
Nacque a Firenze il 6 sett. 1803 da Francesco e dalla volterrana Anna Masoni.
Il padre Francesco, figlio di Gaetano, fiorentino, pittore in scagliola, fu impiegato [...] Italia. L'Ottocento. Dal Bello ideale al Preraffaellismo, Messina-Firenze 1972, pp. 153-172 passim).
I dissapori e l'invidia affiorarono invece più tardi, in occasione del concorso per il monumento a Colombo (Arch. di Stato di Firenze, Acquisti-Doni ...
Leggi Tutto
GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] l'ultimo dei fratelli Altavilla, Ruggero. Ben presto si manifestarono le prime tensioni tra i fratelli (originate da un misto di invidia e timore da parte del Guiscardo), che rappresentano una costante ciclica nei rapporti tra i due. La pace si fondò ...
Leggi Tutto
LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] dell'ortodossia religiosa del L., contro i sospetti di esercitare arti magiche: "Quidam, livore atque invidia perfusi, et palam et in occulto Lodovicum criminari coeperunt, dicentes ipsum negromanticis magicisque artibus, sive praecantationibus ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...