FACINI, Santo Bernardo
Pamela Anastasio
Figlio di Benedetto e Antonia, nacque a Venezia nel 1665 da un casato di antica origine bolognese. Nulla si conosce sui suoi studi giovanili, ma le conoscenze [...] 1683), indispensabile per portare a termine il suo lavoro. Nel documento il F. denuncia tutti gli ostacoli che l'invidia e la malevolenza della corte avevano frapposto fra lui e il compimento del suo lavoro - era stato accusato di copernicanesimo ...
Leggi Tutto
CAPRETTO (Del Zochul, Haedus, Edus), Pietro
Massimo Miglio
Nacque a Pordenone nel 1427 dal "magister" Benvenuto.
Il cognome con cui il C. è più conosciuto bibliograficamente, quello appunto di Capretto, [...] più vasta (Miglio, p. 192). In esso il C. cerca di spiegare le ragioni psicologiche del lavoro del Valla: invidia verso il clero, insofferenza politica nell'obbedienza ad un'autorità spirituale anche nel temporale, insofferenza nei confronti delle ...
Leggi Tutto
CAPPELLO, Marcantonio
Gino Benzoni
Nacque ad Este attorno alla metà del sec. XVI. Divenuto minore conventuale, si dedicò, finiti gli studi, all'insegnamento di filosofia e teologia nelle scuole del [...] a Venezia ed il C. ne rimane umiliato; la benevolenza di Paolo V nei suoi confronti gli suscita contro "l'invidia" dei confratelli; ha delle difficoltà finanziarie, dei momenti di avvilito scoramento. "È in malissimo stato - scrive di lui Sarpi al ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] morte dell'autore). Egli metteva in conto l'emarginazione della propria casa allo "zelo, ultroneo, o piuttosto (all')invidia ed indignazione" delle grandi famiglie del patriziato. Ma il D. non aveva scritto i Ragionamenti politici per vendicarsi dei ...
Leggi Tutto
FAZELLO, Tommaso
Rosario Contarino
Nacque nel 1498 a Sciacca (Agrigento) da padre vasaio originario di Reggio.
Dopo aver compiuto i suoi primi studi nella città natia, ancora adolescente (forse nel [...] manca di assemblare giudizi (libro I, cap. VII) de moribus Siculorum, individuando dei clichés comportamentali (invidia, individualismo, inclinazione all'ozio, senso dell'ospitalità), che successivi osservatori confermeranno.
Non si possono tuttavia ...
Leggi Tutto
CALEFFINI, Ugo
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Rovigo, nacque a Ferrara nel 1439 circa da ser Ricevuto di Giovanni, esattore della Camera del Comune di Ferrara. Ebbe almeno cinque fratelli, [...] , Brandelise, tesoriere della duchessa, e il mercante Galeazzo, verso i quali il cronista nutre un odio feroce, considerando con invidia e sospetto la ricchezza e la potenza che essi hanno conquistato. Il C. non annota, però, solo gli avvenimenti che ...
Leggi Tutto
DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] e con tutte le arti ignobili e solite di coloro in cui prevale ad ogni altra dote la mediocrità e l'invidia" (Chiala, La vita..., pp. 505 s.). Il Gioberti, nonostante l'intervento degli amici del D., scrisse un nuovo libro intitolato Ultima ...
Leggi Tutto
FORTEGUERRA, Forteguerra
Giorgio Tori
Nacque a Lucca nella prima metà del sec. XIV, da Pagano di ser Lando. Trascorse parte della giovinezza nelle Fiandre, a Bruges, ove, insieme col cugino Bartolomeo, [...] dell'importanza non solo economica da lui allora raggiunta. La nuova abitazione da lui fatta costruire fece mormorare e provocò l'invidia di una parte almeno della cittadinanza. Il F. fu poi accusato di ostentazione di ricchezza e di lusso; su di lui ...
Leggi Tutto
FASULO, Nicola
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli 11 23 nov. 1754 e non l'11 nov. 1768 (come viene per lo più riportato), da Filippo, "antico uffiziale ingegnere, poi architetto civile" (D'Ayala), e [...] aveva di fronte a lui un'aria dimessa.
Visse intensamente la breve esperienza del 1799 e fu perciò oggetto di invidia e di accuse svariate, ma si schierò nella discussione delle più importanti leggi, come quella sull'abolizione della feudalità: egli ...
Leggi Tutto
ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] Vincenzo progettava di renderla governatrice del Monferrato (progetto che, a sentire il Volta, E. avrebbe ostacolato per invidia), ma Margherita non accettò l'offerta.
Quando le casse dello Stato cominciarono a risentire dell'esagerata prodigalità e ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...