CERCHI, Vieri (Oliviero)
Franco Cardini
Nato presumibilmente attorno al quarto decennio del Duecento, figlio di Torrigiano di Oliviero, succedette al padre - fatto prigioniero nella battaglia di Montaperti [...] perdevano occasione per rinfacciare ai Cerchi l'umile origine comitatina; ma dietro tale disprezzo c'era una buona dose d'invidia, da parte di un casato che amava "grandeggiare" senza disporre dei necessari beni di fortuna.
La parentela costituiva un ...
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EUGENIO da Palermo
Vera Falkenhausen
Nacque intorno al 1130 a Palermo da una famiglia di alti funzionari greci al servizio dei re normanni.
Il capostipite, l'omonimo nonno di E., originario di Troina [...] copia ottocentesca. Quasi metà delle poesie è di carattere parenetico e dedicata a vizi (cupidità, voracità, loquacità, invidia, malignità, calunnia, ira) e virtù (verginità, carità, pudicizia); altre riguardano temi religiosi. Indice degli interessi ...
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CALEFFINI, Ugo
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Rovigo, nacque a Ferrara nel 1439 circa da ser Ricevuto di Giovanni, esattore della Camera del Comune di Ferrara. Ebbe almeno cinque fratelli, [...] , Brandelise, tesoriere della duchessa, e il mercante Galeazzo, verso i quali il cronista nutre un odio feroce, considerando con invidia e sospetto la ricchezza e la potenza che essi hanno conquistato. Il C. non annota, però, solo gli avvenimenti che ...
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DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] e con tutte le arti ignobili e solite di coloro in cui prevale ad ogni altra dote la mediocrità e l'invidia" (Chiala, La vita..., pp. 505 s.). Il Gioberti, nonostante l'intervento degli amici del D., scrisse un nuovo libro intitolato Ultima ...
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FORTEGUERRA, Forteguerra
Giorgio Tori
Nacque a Lucca nella prima metà del sec. XIV, da Pagano di ser Lando. Trascorse parte della giovinezza nelle Fiandre, a Bruges, ove, insieme col cugino Bartolomeo, [...] dell'importanza non solo economica da lui allora raggiunta. La nuova abitazione da lui fatta costruire fece mormorare e provocò l'invidia di una parte almeno della cittadinanza. Il F. fu poi accusato di ostentazione di ricchezza e di lusso; su di lui ...
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FASULO, Nicola
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli 11 23 nov. 1754 e non l'11 nov. 1768 (come viene per lo più riportato), da Filippo, "antico uffiziale ingegnere, poi architetto civile" (D'Ayala), e [...] aveva di fronte a lui un'aria dimessa.
Visse intensamente la breve esperienza del 1799 e fu perciò oggetto di invidia e di accuse svariate, ma si schierò nella discussione delle più importanti leggi, come quella sull'abolizione della feudalità: egli ...
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ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] Vincenzo progettava di renderla governatrice del Monferrato (progetto che, a sentire il Volta, E. avrebbe ostacolato per invidia), ma Margherita non accettò l'offerta.
Quando le casse dello Stato cominciarono a risentire dell'esagerata prodigalità e ...
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CASALI, Francesco Senese
Franco Cardini
Nato postumo da Francesco di Bartolomeo e da Chiodolina da Varano nel marzo del 1376, fu tenuto a battesimo da tre oratori senesi; perciò gli fu imposto il nome [...] si erano impadroniti della città.
La congiura che tolse contemporaneamente a Francesco la signoria e la vita nacque forse dall'invidia del nipote Aloigi, forse dal risentimento di qualche cortigiano offeso e messo da parte; non è molto probabile che ...
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COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] il conte Orso, ... sono di fattione spagnuola, l'Antella, non ben contento di possedere in molte altre cose il primo luogo, invidia il suo favore con i principi e s'unisce con l'Arcivescovo, ..., et questi due e il Coloredo, devoti particolarmente a ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] chiesa ("rehedificans ecclesiam"), al superamento di molti ostacoli ("post vicinorum multas persecutiones et scandala"), dovuti all'invidia dei colleghi ("quorum partem clerici fovebant civitatis latenter"), e infine alla composizione di un'opera di ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...