BONSIGNORI (Buonsignori)
Giuliano Catoni
Famiglia senese, fondò la cosiddetta "Gran Tavola" dei B., la più potente organizzazione bancaria europea del sec. XIII. Come le altre compagnie bancarie senesi, [...] una moratoria, lamentando la difficoltà di riscuotere i crediti sparsi per ogni dove, le discordie interne della società e l'invidia di alcune persone, la cui identità non fu specificata nel testo della petizione, ma che è facile immaginare come ...
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CASALI, Francesco Senese
Franco Cardini
Nato postumo da Francesco di Bartolomeo e da Chiodolina da Varano nel marzo del 1376, fu tenuto a battesimo da tre oratori senesi; perciò gli fu imposto il nome [...] si erano impadroniti della città.
La congiura che tolse contemporaneamente a Francesco la signoria e la vita nacque forse dall'invidia del nipote Aloigi, forse dal risentimento di qualche cortigiano offeso e messo da parte; non è molto probabile che ...
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CARLETTI, Angelo
Sosio Pezzella
Nacque a Chivasso (Torino) intorno al 1414 da Pietro. Studiò nella sua città natale e poi a Bologna dove si addottorò in teologia morale e speculativa e in diritto canonico [...] che si esplica come violenza e disprezzo dei propri simili mediante lo stupro, l'adulterio, l'incesto, la sodomia; l'invidia, che è considerata come dolore per i beni intellettuali e materiali che altri posseggono e che si traduce nell'odio per essi ...
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CORNER, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1482 da Giorgio del cavalier Marco e da Elisabetta Morosini di Francesco.
Il padre, fratello di Caterina, allora regina di Cipro, era destinato a [...] preparazione politica, la straordinaria erudizione umanistica e teologica non meno che per la liberalità e generosità, aveva suscitato l'invidia del C., il cui grigiore culturale e l'innata avarizia male si coniugavano con un'ambizione estrema.
Mancò ...
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CEVOLI DEL CARRETTO, Niccolò
Salvatore Nigro
Nacque a Savona da Francesco e da Francesca Del Carretto, intorno al 1650.
Francesco, di antica famiglia pisana, sarà sempre "ricordato" dal C. (che neppure [...] spacciava infatti una miracolosa "eau Carretto", che spegneva "toutes les maladies guérissables, sans en excepter aucune". Tra l'invidia e la rabbia impotente dei medici, il ciarlatano C. - nonostante le calunnie che pretendevano identificarlo con il ...
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ANGELO da Vallombrosa
Ada Alessandrini
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV.
Incerto è il suo cognome di famiglia: nei repertori degli incunaboli le sue pubblicazioni sono poste sotto "Angelo [...] non può essere spogliata dei suoi beni per gli errori dei sacerdoti. Del resto i laici si dolgono delle colpe del clero più per invidia che per virtù: essi certo non se la sentono "di abbandonare le loro care nozze, né di assumersi il dolce giogo di ...
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GABRIELI (Gabriele, Gabrielli, Gabriello), Onofrio
Gioacchino Barbera
Nacque il 2 apr. 1619 nel villaggio di Gesso, nei dintorni di Messina, da Giovanni, giurista e medico, e da Francesca Sardo.
A detta [...] diavoli; Ritratto della famiglia del conte Borromeo con autoritratto del pittore; La Virtù con la Fama, la Fortuna, l'Invidia, il Volgo e la Nobiltà), la conoscenza del G. resta affidata esclusivamente alle opere di soggetto religioso, in gran parte ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] che si direbbe un "moderato". Le violente polemiche, inoltre. suscitate dalla famosa prefazione dei Carducci, e per l'invidia di minori poeti del tempo, come il Marradi, e perché certe citazioni del libro In Primavera, allora iqtrovabile, avevano ...
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GIULIANO da Muggia (Iulianus de Hystria)
Franco Bacchelli
Nacque a Muggia, presso Trieste, da Bernardo de' Cermisoni verso il 1458.
Entrato tra i francescani conventuali, probabilmente nel convento della [...] S. Marco a Venezia. Non si conoscono luogo e data della sua morte.
Di G. rimangono alcuni componimenti poetici: tre sestine Invidia in cor gentil non trova possa, Dedalo in carcer chiuso l'alto ascende, Sempre magior thesor die magior pena (ms. Fonds ...
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COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] il conte Orso, ... sono di fattione spagnuola, l'Antella, non ben contento di possedere in molte altre cose il primo luogo, invidia il suo favore con i principi e s'unisce con l'Arcivescovo, ..., et questi due e il Coloredo, devoti particolarmente a ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...