«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato nè pur l’alfabeto». Storia della parola analfabeta (o analfabeto) in italianoRocco Luigi Nichil«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato [...] nel poco pelo, e negli occhi spauriti incassati, e scompagnati esser il simulacro della malizia, e degno primogenito dell’Invidia).Va considerato, inoltre, che l’introduzione di Cinelli, ricca di particolari e maldicenze su alcuni intellettuali suoi ...
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Alfonso BerardinelliL’ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritrattiMacerata/Roma, Quodlibet, 2023 Si può essere empirici quando si legge una poesia? Si può pensare che chi è (o dichiara di essere) [...] buio / ad Alessandria / secoli di parole, / corsi / sulle trentatré lame / che vollero rosse e famose / le idi di marzo. / Per invidia ho operato / con fredda intelligenza. / Ora me ne vado / in un luogo né bianco né nero / al riparo da ogni profumo ...
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L’invidia, «carie delle ossa» (Prov 14,30), compare con insistenza nella produzione artistica, letteraria e musicale, tanto da sembrare una costante nel tempo. I mille volti di questo peccato capitale [...] sono accomunati dall’impossibilità di trovare un ...
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È nella seconda cornice purgatoriale, quella dell’invidia, canto XIV, che si legge, in un gioco di specchi rovesciato, la fonte letteraria del celeberrimo incipit dell’Orlando furioso: le donne e ' cavalier, [...] li affanni e li agi 109che ne 'nvogliava ...
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L’ordinamento del Purgatorio dantesco segue la classificazione tomistica dei vizi: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia e prodigalità, gola, lussuria. San Tommaso, infatti, aveva affermato, nella [...] Summa Teologica, che «ogni essere che agisce, qu ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...
invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale...
invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, XIII 38; il vocabolo ricorre anche al...